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Innovazione: Regusto, cibi senza sprechi a portata di app

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AdnKronos
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Roma, 5 dic. (Labitalia) - Un'app che in pochi click permette di acquistare cibi a prezzi vantaggiosi e, allo stesso tempo, di contribuire a ridurre lo spreco alimentare. E' Regusto che, dopo Roma e Perugia, arriva anche a Milano: dai Navigli a Porta Nuova, dalla Stazione Centrale a Bicocca, sono già oltre 30 i locali, tra ristoranti, street food, bar, rosticcerie e pasticcerie, che hanno deciso di unirsi a Regusto per dire no allo spreco alimentare. E le specialità soddisfano tutti i palati grazie all'ampia offerta, che spazia dalla pizza napoletana alla cucina asiatica e a quella etnica, dai piatti tipici umbri ai dolci siciliani, con un occhio di riguardo anche al gluten free e alla cucina gourmet. Le proposte sono destinate ad aumentare in poco tempo per questa app che non può più mancare sugli smartphone dei milanesi. Molti i locali sui Navigli che hanno scelto Regusto, come l'asiatico Long Bistrot, il ristorante giapponese Saien, lo street food Testone con piatti tipici dell'Umbria, il ristorante indiano Raj e il ristorante Mieru Mieru che offre specialità di pesce. Gli amanti della cucina napoletana possono assaporare le pizze da 101 Tarantella in Porta Nuova o anche i panuozzi da Mr Panozzo in Bicocca. Sono in Bicocca anche Don Antonio Concept e Kabull Grill. Ma i milanesi, si sa, non riescono a tirarsi indietro davanti a sushi e sashimi ed ecco che Regusto li accontenta con Momo Sushi, fusion restaurant giapponese e Nina Roll, entrambi vicino alla Stazione Centrale, dove si trova pure Odoroki, che ha aderito a Regusto anche con i locali dei centri commerciali di Arese e Assago. E, ancora, nell'app sono già disponibili le offerte di Wok on the go in corso di Porta Ticinese, che propone menu della cucina cinese, giapponese, tailandese e di quella vietnamita. Senza dimenticare la rosticceria indiana Al Noor, lo street food Miko Food, la pizzeria gluten free My Heart e, per i più golosi, i gelati, il tiramisù, la cheesecake e i dolci siciliani della Premiata Cremeria, in zona Lorenteggio. Con Regusto la prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare diventa un obiettivo comune per ristoratori e consumatori: i locali possono offrire a prezzi scontati i piatti che rischierebbero di essere sprecati ma possono anche preparare pietanze ad hoc da proporre nei giorni e agli orari di minor affluenza; i clienti possono trovare nell'app ottimi piatti, risparmiando dal 20 al 50% rispetto al prezzo di vendita indicato nel menu. Grazie alla geo-localizzazione, garantita dalla tecnologia e dall'utilizzo degli smartphone, per gli utenti è ancora più facile trovare le offerte a portata di mano. Una volta selezionati i cibi che si preferisce mangiare e l'ora in cui ritirarli, si può pagare con carta di credito o debito direttamente dall'app. Al momento del ritiro i piatti acquistati vengono riposti nelle pratiche Regusto Bag, contenitori ecosostenibili perché realizzati con materiale compostabile, che innovano il concetto di asporto e diventano originali strumenti di sensibilizzazione. Regusto è disponibile gratuitamente su app store per i dispositivi iOS e su Play Store per i dispositivi Android. Oltre all'app, Regusto è anche una piattaforma che consente alle istituzioni della pubblica amministrazione come i comuni di monitorare e digitalizzare i flussi di donazioni e il recupero di eccedenze alimentari di mense, supermercati, aziende agricole e ristoranti verso gli enti no-profit. Il Comune di Narni, in provincia di Terni, è stato il primo a sperimentare e credere nella piattaforma Regusto, che utilizza da circa un anno, per destinare le eccedenze alimentari ai più bisognosi. "In un periodo - ha commentato Paolo Rellini, co-founder di Regusto - in cui il tema ambientale è centrale, per Regusto era determinante essere anche a Milano, città dinamica ed estremamente attenta a queste nuove istanze. Lo spreco alimentare in Italia equivale a 15 miliardi di euro all'anno, quasi un punto del pil nazionale. Regusto con la sua app e la sua piattaforma rappresenta una risposta contro questo scempio: per i ristoratori è un canale di vendita in più per gestire in modo più efficiente il ciclo di approvvigionamento e preparazione dei piatti; per i consumatori è un servizio che permette di mangiare bene a prezzi scontati e contribuire alla lotta allo spreco alimentare". "La nostra innovativa piattaforma - ha spiegato - mette in rete le pubbliche amministrazioni, gli enti no-profit e i produttori e distributori di generi alimentari, per garantire una redistribuzione in tempo reale del cibo che altrimenti andrebbe buttato. Un modello di food sharing riconosciuto come innovativo a livello europeo e approfondito recentemente in una pubblicazione scientifica dedicata all'impatto della digitalizzazione sulla riduzione dello spreco alimentare".

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