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Imu abolita, Maglie: è un successo che fa più forte Berlusconi e Pdl

Il centrodestra ha realizzato la sua promessa elettorale. Lo confermano i commenti furibondi di militanti democratici ed editorialisti d'area

Giulio Bucchi
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Le vittorie politiche sono le più importanti,  e un principio affermato, magari solo per fare campagna elettorale, certamente sbeffeggiato dall'avversario e irriso nella sua legittimità e probabilità, se diventa realtà vale mille punti in più, ne vale centomila in più se lo hai imposto a un governino che fino all'ultimo ha provato a sgusciare, sottrarsi, rinviare, mandare a dire, un governino nel quale i tuoi ministri non sono certo dei cuor di leone e preferirebbero allinearsi per restare meglio attaccati alle poltrone, e invece gli avversari sono vocianti, schifati palesemente dalla scandalosa contiguità, dall'obbligo al percorso comune, e ogni momento snocciolano stizzosi distinguo. A loro oggi si può fare un bel gesto dell'ombrello. Cambia il giudizio sull'esecutivo Letta? No. Cambia le fumose sorti dell'economia italiana? No. Cambia il futuro prossimo venturo del Cav? No.  È un robusto viatico per una campagna elettorale che ci auguriamo imminentissima? Oh si, e come. L' abolizione dell'Imu - una tassa che per il Pd e per ministri tecnici alla Saccomanni fino all'ultimo è stata definita difficile da finanziare e altrettanto difficile da tollerare in termini di impatto sociale - è stata invece approvata nella versione più ampia possibile, capannoni industriali e agricoli compresi, non dimenticatelo. Volete qualche argomento in più sull'impatto sociale? Partiamo dai militanti arrabbiati del Pd, gli ignoti che si sfogano sui social network. Marco Mannucci ricorda a Fassina che il 25 agosto, aveva detto: «Immorale abolire l'Imu per tutti». E invece, almeno per il 2013, «i ricchi non pagheranno». È  la stessa rabbiosa dichiarazione del governatore della Toscana, Rossi. Per il consigliere Pd dell'Emilia Romagna Thomas Casadei, «ha vinto Berlusconi, ancora una volta». Scatenati sul profilo Facebook di Epifani. Maddalena Lo Fiego: «Complimenti vivissimi! Ancora una volta avete compiaciuto il nano... e colpito la povera gente. Se la vostra strategia è quella di far arrivare Grillo al 60% siete sulla strada giusta! Vai “compagno”!». Armando Torino: «Epifa'  stiamo perdendo consensi più  veloci della luce». Simonetta Minelli : «Vi siete bevuti il cervello sull'Imu! Le prossime elezioni andate a farvi dare il voto da chi è  stato graziato: i ricchi! Ma quando vi comporterete da gente di sinistra?». Veneranda D'Aprile definisce i democratici «ladri del mio voto, per rimanere piazzati sulla poltrona state realizzando il programma di Berlusconi! Non ne avete azzeccata una! Ma dove vivete?». Claudio Abbate: «Alfano dice che tutti gli italiani hanno vinto per l'abolizione dell'Imu sulla prima casa. Ma io non mi sento un vincitore, pur avendo la casa di proprietà. Mi sento umiliato dallo strapotere di Berlusconi, che nonostante i suoi problemi riesce sempre a imporre le proprie idee riesce a mantenere le sue promesse elettorali. Lui». Passiamo a commentatori furibondi, una per tutti, Lucia Annunziata. «Al di là della discussione sulle tasse, il segno politico della decisione del Consiglio dei ministri è evidente: è una vittoria per il governo delle ampie intese, che Letta ha subito incassato dichiarando che l'esecutivo non ha più un limite temporale. Ma se il governo ha scansato la crisi, per Silvio è andata anche meglio, come ha fatto sapere festosamente rivendicando la sua vittoria con un  “merito mio”. E come non gioire con lui? L'abolizione dell'Imu è il cuore del suo programma, la identità stessa di tutta Forza Italia: non pagare le tasse. Una vittoria tanto più completa se si ripensa al dettaglio che il leader è in questi giorni alle prese con una condanna per qualche piccola malefatta, proprio nel settore della frode fiscale». Capite che la nostra l'ha proprio presa male, tanto da definire Forza Italia un partito tutto composto di evasori, sic, e da fare un parallelo nientemeno che tra l'Imu sulla prima casa e la sentenza per i diritti Mediaset. Ha perso la testa? Può darsi, visto che arriva a scrivere che il Cav è così decisivo che finirà al Quirinale, ma una cosa è sicura, la testa l'hanno persa in molti a sinistra, dunque la vittoria è autentica. Quanto durerà? Poco. La politica del  “tassa e spendi”  è un vizio antico  della sinistra italiana. Che se ne infischia che  il carico fiscale italiano sia eccessivo, se lo affermi ti da subito dell'evasore. Adesso si concentrerà sull'Iva, perché l'intero governo di larghe intese in realtà manca di visione politica e di politica economica e non ha un'idea di come rilanciare un Paese sfinito. Ma sono due cose diverse, intanto l'Imu il Cav l'ha portata a casa. Speriamo che non si accontenti. di Maria Giovanna Maglie      

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