Cerca
Cerca
+

Renzi è un Ducetto ma piace a molti

Tanti sparano contro il nuovo leader. Però se saprà mettere in riga la Casta il suo consenso crescerà

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

A pensarci bene l'unico elogio gli è arrivato da Silvio Berlusconi: «Matteo è intelligente e non è comunista». Per il resto, giù botte per il nuovo premier in attesa di incarico. Sul Corriere della sera, sotto il titolo «Un passaggio opaco», Massimo Franco ha scritto di Renzi: «Gli manca l'esperienza, ma non difetta di spregiudicatezza e abilità». Ed è anche incoerente poiché «per settimane dice una cosa e alla fine ne fa un'altra». Ezio Mauro, il direttore di Repubblica, gli ha indirizzato un ruvido articolo di fondo dal titolo: «L'azzardo dell'acrobata». Sulla Stampa, Massimo Gramellini, di solito in romantica camicia da notte,  ha evocato «Il massacro di San Valentino». Più serioso, sempre sul quotidiano della Fiat, la Jena, al secolo Riccardo Barenghi, gli ha dedicato tre righe: «Da Letta a Renzi, la triste agonia della sinistra italiana». Intervistato dal Fatto quotidiano, Achille Occhetto ha ruggito: «È solo il peggio di Dc e Pci», mentre Paolo Cirino Pomicino ha chiosato: «Sono giovanotti senza garbo». Sul Foglio, tutta la vicenda delle vittoria renziana veniva descritta da Claudio Cerasa come «L'ascesa del bamboccio di talento». Per ora non citerò il grande titolo che ieri Libero ha dedicato a Renzi perché lo prenderò in esame più avanti.(...) Continua a leggere il "Bestiario" di Giampaolo Pansa  su Libero in edicola oggi domenica 16 febbraio

Dai blog