L'Inno per vendere calze
"Così Mameli va sotto i piedi"
L'inno diMameli si tinge di rosa, nella pubblicità di Calzedonia. Lo spot, in onda dall'11ottobre, intende rendere omaggio a tutte le donne attraverso l'Inno d'Italia, interpretatodalla cantante Sushy. ‘Italia' e ‘Vittoria' non rappresentano più semplicementedei valori del popolo, ma nomi di donna. La reclame, registrata a Roma, si aprecon una ragazza che si sveglia e si affaccia su una terrazza adiacente ai colliromani, attraversa le vite di altre donne come lei, adolescenti innamorate omamme amorevoli con i figli, per poi chiudersi con un tramonto sulla splendidacapitale. Ed è subitio polemica: "Calzedonia sospenda immediatamente la messa in ondadi quella pubblicità infame, altrimentiinviteremo i cittadini a denunciare l'autore dello spot e il responsabile dell'Authority per mancatavigilanza”, tuona Romano La Russa, coordinatore provinciale milanese del PdL; "Non si può svilire l'inno diMameli per vendere delle volgarissime calze è uno scempio assistere all'inno diMameli utilizzato in una pubblicità perla vendita di calzamaglia da donna", continua La Russa, che invita “l'Authoritydelle Telecomunicazioni a far rispettare la legge e ritirare lo spot cheinsulta l'inno, che insieme alla nostra Costituzione e alla bandiera è unemblema dello Stato". Ma chi l'hapresa ancora peggio è il presidente della Provincia di Savona AngeloVaccarezza: “on il canto degli italiani non si gioca. L'inno di Mamelinon si può certamente metterlo sotto i piedi, è una cosa seria: sentirlo in unspot per pubblicizzare delle calze da donna è una vergogna. E allo stesso mododovrebbero vergognarsi i dirigenti dell'azienda veronese di Malcesine che hannoconsentito a coloro che hanno realizzato la pubblicità di poterlo mettere inonda". Angelo Vaccarezza, che si mette la mano sul cuore non appena sentele prime note dell'inno sia in commemorazioni istituzionali che sportive,questa volta alza la mano e punta l'indice contro Calzedonia e richiama al buonsenso. "Quell'inno rappresenta la nostra nazione va subito eliminato dallospot", conclude Vaccarezza. Chi trova l'idea “divertente” èinvece il noto pubblicitario Oliviero Toscani, che precisa: “Bisognerebbe vedere la realizzazione, ed io non guardo latelevisione per principio".