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Turismo, cresce il fenomeno dei city break

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Alla Bit 2010 un intero salone sarà dedicato a questo tipo di viaggio

francesca Belotti
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E' un fenomeno recente, ancora poco analizzato. Si sta diffondendo rapidamente in tutta Europa e in Italia è in voga.  È la formula city break, la fuga dalle città, verso un altra città, per cercare un senso avventuroso di rottura dalla quotidianità. I viaggi brevi, di due o tre giorni, ormai rappresentano il 40% dei pernottamenti in EuropaE dalle solite offerte tutto compreso. Ci sono quelli che esplorano Praga alla ricerca di tracce di Franz Kafka e quelli che visitano Amsterdam attratti dai dipinti di Van Gogh. Ogni viaggio ha le sue motivazioni ma il tratto comune è che le città sono sempre più protagoniste, con i cosiddetti city break, i brevi viaggi di due o tre giorni, che ormai rappresentano il 40% dei pernottamenti in Europa. Si tratta di un dato dell'Ipk World Travel Monitor, secondo il quale, inoltre, il fenomeno rappresenta il 20% delle entrate derivanti dal turismo internazionale. Secondo Istat e Federculture il turismo culturale, in particolare nelle città, ha resistito alla crisi e si conferma come la forma di viaggio più slegata dalla stagionalità. Un dato confermato dal ministero per i Beni Culturali, secondo il quale durante le vacanze dell'Epifania 2010 i primi trenta siti culturali hanno registrato una crescita del 10,8% nel numero di visitatori e del 12,8% negli introiti. Il concetto di city break infatti si basa su un tipo di viaggio ultra personale e personalizzato e rimanda alla rottura del quotidiano e all'evasione. In un'altra città però. Non è più quindi la fuga dalle metropoli per la ricerca di un maggior contatto con la natura o la fuga dal caos e dall'inquinamento urbano. È un concetto fatto di paradossi, ma che invoca la rottura dal solito “tram tram” della propria città con un'emozione giornaliera da progettare e ricercare in un'altra città per creare poi un senso del ricordo e di condivisione   “Fino a pochi anni fa - spiega Enrico Pazzali, l'ad di Fiera Milano, che dal 18 al 21 febbraio organizza la Borsa internazionale del turismo - si facevano solo le vacanze lunghe ma ora le aspettative sono cambiate e c'è un'esigenza sempre maggiore di brevi break, con le motivazioni più diverse”. Per questo il salone del settore dedicherà una particolare attenzione al connubio tra turismo culturale e city break.

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