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Frattini risponde alla Sotis:

La valigia è mia, la gestisco io

Silvia Tironi
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La politica ai tempi di Facebook. Due giorni fa, sulle pagien del Corriere della Sera Lina Sotis,firma di costume nella redazione di via Solforino, ha punzecchiato ilministro degli Esteri Franco Frattini per il suo guardaroba davacanziero. Dandogli qualche consiglio da mettere in valigia. “Caroministro, perché un bel signore dall'aria avvenente ed elegante comelei, con un perfetto phisique du role per fare il ministro degli Esterisi ostina a danneggiare la sua immagine?”, si legge nell'attacco dellalettere rivolta all'inquilino della Farnesina. Colpevole, secondo laSotis, di essersi presentato di fronte alle telecamere per commentarele vicende di Gaza con la tuta da sci, dal momento che Frattini era invacanza sulle montagne. Una critica che riporta all'attualità immaginiestive, quando si consumava la crisi in Georgia: “Durante la crisi conla Russia, in un momento così delicato e difficile per i ministri degliEsteri di tutti i Paesi del mondo, lei si è fatto sorprendere inmutande da bagno alle Maldive. Non si è immediatamente infilato deipantaloni ed è corso con il primo aereo alla Farnesina perché l'Italiapotesse dire la sua, ma si è limitato a cambiare costume da bagno e,fra una nuotata e l'altra, ha lavorato, pare, in conference call”. Valea dire: Frattini non ha richiuso l'ombrellone e non è tornato inufficio, affidandosi alle telefonata dalla spiaggia. E poi c'è laquestione dell'abbronzatura: la Sotis chiama in causa anche la compagnadel ministro, Chantal. “Ma bastavano solo due minuti per togliere latuta con marchio, indossare camicia, cardigan scuro e allontanarsidalle travi di legno della baita, farsi prestare una bella scrivania epiazzarci sopra un mappamondo. E, magari, chiedere anche in prestito aChantal, la sua compagna, un po' di cipria per smorzare l'abbronzatura.Troppo sole fa male, non è elegante e non trasmette sicurezza a menoche uno non faccia il ministro del Turismo”. La risposta di Frattini - Così oggi è arrivata la risposta del diretto interessato via Facebook,il social network dove non è difficile incontrare qualche politico chesi è iscritto o al quale viene tributata una pagina. Sollecitato da unsostenitore, tale Alessandro, Frattini ha risposto riga su riga all'articolo della Sotis:“Caro Alessandro, un personaggio pubblico deve abituarsi anche adessere comunque criticato. Il giornalismo usa ormai con disinvolturauna certa “falsificazione” della realtà, del contesto e anche deltempo, per rendere persuasivi i meccanismi con i quali rappresentaappunto una realtà semplificata”. Così se Frattini in costume o tuta dasci fa parlare di sé “Obama in short e maglietta sportiva alle Hawaii,nelle stesse drammatiche ore (quelle della crisi palestinese, ndr), nonha suscitato alcuna curiosità”. Quali vacanze?, continua il ministro,“dal momento che il giorno prima nel breve volgere di tre ore – e doponumerosi contatti, come è facile immaginare, e come documentato da notedella Farnesina - sono state convocate in sequenza la CommissioneEsteri del Parlamento italiano e a seguire la riunione dei ministridegli Esteri Europei, a Parigi, riunione che tanto ha irritato laPresidenza ceca dell'Unione)”. Frattini definisce “giornalismocontroversiale” quello apparso sul Corrierone, domandandosi se “questaideologia giornalistica sia concausa della crisi della carta stampata,certo è che la facilità con cui si viene attaccati e sbeffeggiatiinutilmente, o ci si presta a questa pratica per compiacere qualchealtro giocatore interessato, obbliga la politica a scegliere di parlaresenza mediazioni”. Una stoccatina prima della dichiarazione finale,puntata sulla centralità dell'opinione pubblica: “Il pubblico a casa, onavigante, deciderà senza dover venir accompagnato per mano dameccanismi o da scelte che trasformano la realtà a seconda delleesigenze della narrazione. Quanto al discorso della tuta, è vero, non èstato forse appropriato e rispettoso, ma comunque non insincero,indossarla in quel momento”.

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