Mercoledì l'esercito israeliano ha dichiarato che i suoi "aerei da combattimento hanno completato una serie di attacchi su obiettivi militari nell'Iran occidentale". L'Idf parla di "circa 25 aerei da combattimento che hanno colpito oltre 40 componenti di infrastrutture missilistiche dirette verso lo Stato di Israele, compresi siti di stoccaggio missilistico". Inoltre hanno aggiunto che questa mattina "hanno colpito cinque elicotteri d'attacco iraniani AH-1 che si trovavano in una base militare nella zona di Kermanshah".
Allo stesso tempo i Guardiani della Rivoluzione (pasdaran) hanno annunciato di aver lanciato missili ipersonici contro Israele nell'ultima tornata di attacchi notturni, l'11esima dall'inizio della guerra, e dopo che Donald Trump ha chiesto la "resa incondizionata" della Repubblica Islamica. È stata effettuata "l'11esima ondata dell'orgogliosa Operazione Vera Promessa 3 con missili Fattah-1", hanno affermato i Guardiani della Rivoluzione in un comunicato trasmesso dalla televisione di stato, rimarcando come i missili abbiano "fatto tremare i rifugi".
I missili ipersonici viaggiano a una velocità cinque volte superiore a quella del suono e possono manovrare in volo, il che li rende difficili da intercettare. Aerei militari israeliani hanno invece preso di mira la capitale iraniana anche prima dell'alba, dopo che l'esercito ha diramato un avvertimento ai civili di lasciare una specifica area di Teheran per la loro sicurezza. L'esercito israeliano ha successivamente dichiarato di aver colpito siti di produzione di armi e un impianto utilizzato per la produzione di centrifughe.