Riforma della giustizia, secondo sì al Senato: l'ultima "piazzata" della sinistra in aula

martedì 22 luglio 2025
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Protesta delle opposizioni al Senato, dove è stata approvata in seconda lettura la riforma della separazione delle carriere della magistratura, tra pm e giudici. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, l'aula di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale. Che tornerà alla Camera per il terzo step e successivamente, per il quarto step, al Senato, come previsto dall'iter di questo tipo di riforma. In aula il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

In merito alla separazione delle carriere "l'approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione - ha commentato su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Il percorso non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all'Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente".

Al momento del voto, le opposizioni hanno mostrato cartelli contro la riforma. Esponenti del Pd hanno mostrato la copertina della Costituzione italiana a testa in giù, gridando "vergogna, vergogna". Un gesto col quale si è voluto comunicare che con questa riforma la maggioranza starebbe capovolgendo i valori della nostra Carta. A protestare anche i senatori del Movimento 5 Stelle, che hanno sollevato dei cartelli per dire al governo di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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