Conte e il reddito di cittadinanza, "cosa vogliamo fare": l'ultima minaccia

lunedì 8 settembre 2025
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"Nello spirito del Movimento Cinque Stelle non c'è prestare assistenza i gruppi imprenditoriali, ai ricchi ai signori della guerra e alle banche. C'è invece lo spirito di operare politiche ridistributive nei confronti di chi ne ha più bisogno". Parte in quarta la campagna elettorale di Giuseppe Conte a Napoli, dove ha presentato la candidatura a governatore della Regione Campania dell’ex presidente della Camera Roberto Fico.

"Questo non significa che siamo legati al passato, ma vogliamo migliorare e rendere più efficiente lo strumento, agganciarlo ancora di più alle politiche attive e potenziare i centri per l'impiego", ha aggiunto il leader pentastellato. Nella foga della propaganda, l'ex premier ha poi puntato il mirino contro il centrodestra. 

Dalla maggioranza hanno sempre sottolineato come lo strumento del "reddito di cittadinanza" sia stato un potentissimo strumento da campagna elettorale, soprattutto nel Mezzogiorno dove il problema occupazionale è più sentito. Sul piano politico, il governo ha fatto di tutto, riuscendoci, per eliminare il reddito perché considerato un ostacolo alla crescita e un "tesoretto" a fondo perduto. Per Conte, però, "gli slogan sono quelli del centrodestra. Loro non hanno cancellato una misura di sostegno per i cittadini in difficoltà, hanno cambiato il nome e ridotto la platea dei beneficiari. Quello del centrodestra è uno slogan ipocrita, hanno marcato un segno ideologico per fare cassa sui poveri. Hanno recuperato 1 miliardo e mezzo per programmare all'interno della Nato 445 miliardi di spesa militare aggiuntiva", ha detto il leader dei Cinque Stelle che finge di non considerare gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali. Accordi che lui per primo, quando era a Palazzo Chigi, ha fatto di tutto per rispettare.