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Silvio: "Sulla crisi i media

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si sono comportati male"

Dario Mazzocchi
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Sulla crisi economica mezzi di informazioni e opposizione sono colpevoli di aver dipinto la situazione come “irreversibile e catastrofica”: è l'opinione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in questi giorni in viaggio in Russia. Per il premier il momento peggiore della crisi è stato superato e se “c'è stato un diluvio” ora “tutto è tornato come prima, meglio di prima”. Berlusconi si è detto ancora una volta ottimista e ha elogiato l'azione del governo che “ha fatto tutto quello che doveva essere fatto” di fronte ad una crisi che ha colpito tutto il mondo. “Abbiamo garantito – ha dichiarato – che nessuna banca sarebbe fallita”, tutelando in questo modo di risparmiatori. Franceschini: prende in giro gli italiani - Parole che non sono piaciute al segretario del Partito democratico Dario Franceschini: “Quando è troppo, è troppo. Ieri la crisi era un problema psicologico, oggi il peggio è passato”, ha risposto da Perugia, dove si trovava per un appuntamento elettorale. “Berlusconi deve smetterla di prendere in giro gli italiani”, ha rincarato la dose. Per il capo dell'opposizione “non è possibile aspettare che la soluzione cada dal cielo: il governo - deve agire. Noi lo incalzeremo presentando le nostre proposte e non ci accontenteremo di un no, ma pretenderemo un voto in Aula. La sera non si mangia ottimismo a cena”. Il leader del Pd ha proseguito aggiungendo che “ci sono migliaia di italiani, lavoratori o piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, precari, pensionati, che con grande coraggio, come sempre fanno gli italiani nei momenti di difficoltà affrontano la loro giornata. Altre persone hanno bisogno di misure per affrontare l'emergenza che consentano di aspettare la fine della crisi. Sono esattamente queste misure di emergenza che mancano” “Oggi, il fondo monetario internazionale, quindi non un fazioso esponente dell'opposizione – ha concluso Franceschini -, dice che l'Italia, ha messo in campo circa lo 0,2 per cento del Pil, cioè meno di un decimo della media mondiale, per fronteggiare l'emergenza. È assolutamente insufficiente”.

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