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Abruzzo, Barroso promette:

"Dall'Ue aiuti per 480 milioni"

Silvia Tironi
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"Il quesito è:dobbiamo tenere in piedi quello che c'è e ricostruirci intorno oppurericostruire tutto da zero? Io sono per quest'ultima opzione". Così il presidentedel Consiglio Silvio Berlusconi si èrivolto al presidente della Commissione Ue, Joseè Manuel Barroso, durante il sopralluogoa Onna, la frazione de L'Aquila, colpita e distrutta dal sisma del 6 aprile.Berlusconi e Barroso si sono soffermati in particolare su una piccola chiesa,quasi completamente crollata. Da qui il dubbio se sia più opportuno ricostruireattorno alle macerie oppure ricominciare da zero. Ed è questa seconda ipotesila più gradita al Cavaliere, anche se, ha dichiarato lo stesso premier, “non c'èancora un'opinione prevalente ". Parte del colloquio si è svolto infrancese, anche se ad un certo punto il presidente della Commissione invitatoBerlusconi a parlare “pure italiano, ti capisco". E a proposito degliaiuti dell'Europa per la ricostruzione dell'Abruzzo, Barroso ha confermato ladisponibilità ad intervenire finanziariamente: “Se sarà confermata la richiestadi aiuti per 10 miliardi di euro di danni l'aiuto dell'Europa sarà di circa 480milioni di euro", ha garantito. Dal cantosuo il premier ha garantito che il prossimo due giugno saranno aperte le buste “epartiranno i lavori per le case prefabbricate'', che saranno - garantisce ilpremier -  molto confortevoli e avrannomolti servizi e molto verde. Berlusconi ha sottolineato che la previsione è diospitare le prime persone il 15 settembre ''fino ad arrivare a 15 mila entronovembre'' ed ha auspicato che “nel frattempo i cittadini senza casa nonrimangano nelle tende, ma si spostino negli alberghi”. Berlusconi ha assicuratoinfine che nelle 5.000 tende arriveranno prestissimo cinquemila condizionatoriper contrastare l'emergenza caldo, inoltre sono in atto programmi speciali perdonne incinte e bambini, anziani.

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