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La Camera difende Fassino

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Ma lui non ringrazia Berlusconi

Albina Perri
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Un applauso bipartisan ha accolto l'intervento di Fassino oggi alla Camera, il giorno dopo le affermazioni di Giuliano Tavaroli su un presunto conto estero a Londra apparse ieri sui giornali. Commosso per la solidarietà dimostrata dai colleghi, Fassino ha ringraziato Fini e Schifani, il presidente Napoletano e “i tanti esponenti politici che mi hanno voluto manifestare amicizia, solidarietà e affetto”. Nella lista dei nomi manca però quello di Silvio Berlusconi, mentre ha ringraziato “il presidente Soro, il mio gruppo e tutti i colleghi di tutti gli altri gruppi”. “Questo episodio, che spero sarà archiviato rapidamente, indica la necessità che tutti, la politica, l'informazione, chi agisce nella società ispiri i propri comportamenti al principio di responsabilità”, ha dichiarato Piero Fassino dopo che la Camera aveva espresso il proprio sì alla manovra economica. “Una società può rimanere unita e la convivenza civile essere solida se ciascuno è consapevole che i comportamenti e le convinzioni devono essere ispirati al principio di responsabilità verso se stessa e verso la società in cui vive”. Berlusconi - Non sarà stato nominato da Fassino, ma nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi non ha mancato di dire la sua: “Chiacchiere da bar, io non ne so nulla”, ha risposto alla domanda di un giornalista sul caso Tavaroli. E non ha perso l'occasione per parlare anche del lodo Alfano: “Mi sembra che il lodo Alfano sia il minimo che una democrazia possa fare per la difesa della libertà. Voglio vedere  se quando ricevo le assoluzioni i tg ne parlano”. Una nota polemica in sintonia con le altre dichiarazioni in seguito alla notizia dalla Spagna che è stato assolto per il processo Telecinco: “Mi chiedo chi risarcirà la mia immagine sporcata per 14 anni e le spese per i processi. Nessuno”.

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