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Immigrati, la Libia delude Fini

"Risposta inadeguata e miope"

Silvia Tironi
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Il presidente della Camera Gianfranco Fini si dice molto deluso dalla risposta ricevuta dalla Libia in materia di immigrazione. «Inadeguata, deludente e politicamente miope: definirla così è un dato di fatto", sottolinea Fini, bollando in questo modola risposta pervenutagli dal suo omologo libico rispetto alla richiesta di costituire una commissione mista di parlamentari italiani e libici per visitare i centri in cui vengono raccolti in Libia gli immigrati in transito verso l'Europa. La terza carica dello Stato italiano  aveva avanzato la sua proposta al presidente del Parlamento libico dopo la visita a Roma del colonnello Muammar Gheddafi: "Avevo prospettato la costituzione concreta di una delegazione mista di parlamentari - spiega  - che potessero recarsi nei centri di raccolta in Libia degli immigrati per verificare in quei luoghi il rispetto dei diritti umani e delle garanzie per chi richiede asilo". Da Tripoli giunge il sì alla delegazione mista, "ma non per i motivi citati" dalla richiesta di Fini. Motivi non condivisi perchè, si spiega da Tripoli, "nei centri non ci sono rifugiati politici. Quanto ai diritti umani - prosegue la missiva libica - il nostro Paese ha emesso la grande Carta verde dei diritti umani a loro tutela». Dopo aver dato il suo giudizio sulla lettera, Fini ha detto: «Nei rapporti tra paesi è doveroso porre in cima il rispetto dei diritti umani e delle convenzioni internazionali".

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