Giornale tedesco contro Boffo
"Esempio di doppia morale"
Una domanda che non nasconde una certa malizia. Dalla Germania il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung lancia la provocazione: il portavoce dei vescovi italiani è “un gigolò omosessuale con comportamenti sanzionati penalmente”? Ogni riferimento all'ormai ex direttore di Avvenire, Dino Boffo, è esplicito. Tanto che si parla di “Boffo-Gate” in apertura della pagina dedicata alle novità in campo mediatico ed editoriale. Sotto il sarcastico titolo “Se i direttori amano troppo”, la trama della vicenda viene riassunta senza puritani eufemismi all'inizio dell'articolo: “Un omosessuale che tormenta di notte con terrorismo telefonico la fidanzata del suo amante: questo potrebbe essere il copione tragicomico di un film d'autore. Ma se nel caso di questo omosessuale si tratta del direttore del quotidiano della Conferenza episcopale italiana, il fatto diventa politico. Da quando Il Giornale ha pubblicato questa versione di un dramma amoroso, nel mondo giornalistico nazionale il clamore è enorme”. Nel pezzo non mancano i dettagli sull'affaire che tiene banco nel dibattito di casa nostra, con tutti i suoi risvolti giudiziari e le polemiche sui rapporti tra il governo e la Santa Sede. Boffo-Gate - “Il Boffo-Gate ora è utile come ulteriore, piccante, indizio della doppia morale, spesso criticata, della Chiesa cattolica in relazione a temi sessuali – commenta il giornale –. Mentre il Papa e il clero condannano l'omosessualità come condotta contro natura e si scagliano con veemenza contro i matrimoni gay e perfino contro le unioni di fatto riconosciute nei registri comunali, uno dei più eminenti rappresentanti cattolici nei media fa il cacciatore di frodo nella riserva di una fidanzata eterosessuale. “Un così vibrante intrigo all'italiana – sottolinea la Frankfurter Allgemeine Zeitung – non avrebbe potuto escogitarlo neppure lo sceneggiatore di un film anticlericale”.