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Castelli sule toghe:

"Ristabilire terzietà"

Michelangelo Bonessa
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“Occorre una riforma della Costituzione che ristabiliscaanche per le toghe il principio della terzietà del giudice, togliendo al Csm lafacoltà delle azioni disciplinari e delle sanzioni”. È quanto afferma ilviceministro alle Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli, secondo cui “oggii magistrati sono davvero al di sopra della legge”. In un intervista a Libero,l'ex ministro della Giustizia sottolinea la necessità, nel caso in cui uncittadino agisca contro un magistrato, di “istituire una categoria dimagistrati terzi, ad esempio formata da insigni giuristi che posso esserenominati da giudici, Parlamento e Corte Costituzionale, che rimangano in caricaper molti anni, così da essere liberi da condizionamenti”. La responsabilitàcivile, aggiunge Castelli, “può andare bene come primo passo, ma alla fine adecidere sarà sempre un magistrato, che però non garantisce il principio dellaterzietà sancito dalla Costituzione”. Oltre alla terzietà del giudice, concludeil viceministro, con riforma costituzionale “si dovrebbe introdurre laseparazione delle carriere tra giudice e pm, e magari anche l'elezione direttadei procuratori capo da parte dei cittadini”.

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