Berlusconi accusa Veltroni
"Walter mi hai proprio deluso"
Un Silvio Berlusconi che rompe il silenzio delle ultime settimane estive e parla a tutto campo: di politica, riforme, giustizia, aborto ed economia. Lo fa attraverso un'intervista al settimanale Tempi, dove affronta anche il rapporto con il Partito democratico. E' un Cavaliere deluso da Walter Veltroni: “E' suddito delle frange giustizialiste. Avevo sperato davvero che la gestione Veltroni significasse l'apertura di una stagione nuova della politica italiana. Invece la sudditanza psicologica e politica del Pd verso le frange giustizialiste è sconcertante”. Secondo il presidente del Consiglio, sono anche gli elettori della sinistra ad essere delusi dalla strategia veltroniana: “Vendere un vecchio prodotto, già fuori mercato, puntando solo su una confezione nuova e accattivante, può funzionare per breve tempo”. Berlusconi spende alcune parole anche sul rapporto con Carlo De Benedetti, che sin dall'inizio ha vantato la tessera numero 1 del Partito democratico: “Con l'Ingegner De Benedetti cercherei di capire come possa un imprenditore con una coscienza sociale continuare a sostenere politiche che si sono rivelate catastrofiche per l'impresa, per i lavoratori, per l'economia italiana nel suo insieme”. Appunto, l'economia. “Sento parlare da più parti di un nuovo 1929: ma chi dice queste cose si ricorda cos'è stato il 1929, in America?”, afferma Berlusconi che non nega le difficoltà dell'economia internazionale che “sono preoccupanti e hanno ragioni precise”. L'ingresso nel mercato globale di Cina, India e Russia “stanno facendo salire la domanda di petrolio, di materie prime e di derrate alimentari, con un forte rialzo dei prezzi su scala mondiale. Questo si riflette pesantemente sulla nostra economia e sui bilanci delle famiglie”. Il premier chiede di evitare di seminare il panico e di lavorare di più “perché in Italia si lavora poco: da noi lavorano 4 persone su dieci, contro le 5 su dieci in Europa e le 6 su dieci negli Stati Uniti”. Per quel che riguarda la giustizia, Berlusconi intende “mettere in pratica molte delle idee di Giovanni Falcone: separazione dell'ordine degli avvocati d'accusa dall'ordine dei magistrati, criteri meritocratici nella valutazione del lavoro dei magistrati”. E conclude: “Noi siamo dalla parte dei magistrati, non delle frange ideologizzate e giustizialiste”. Sull'aborto usa parole chiare: “Credo sia dovere di tutti, per venire al concreto, agire perché la legge 194 sia applicata anche e soprattutto nella parti orientate all'aiuto della vita, finora trascurate. Più in generale dovremo lavorare tutti, laici e cattolici, per rimuovere la cause economiche, culturali e sociali che inducono le donne ad abortire. Ogni aborto è una tragedia”. L'incontro con il Papa? “L'incontro con il Santo Padre è stata un'esperienza arricchente. Benedetto XVI passerà alla storia come uno dei grandi pontefici dell'era moderna. È un uomo di un fascino intellettuale e umano straordinario”.