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Sul web impazzano gli anti-Cav

Maroni: valuto oscuramento

Maria Acqua Simi
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Sono più di 50mila e stannoimpazzando sul web. Si tratta dei sostenitori di Massimo Tartaglia, il42enne che domenica pomeriggio ha aggredito il premier Silvio Berlusconicolpendolo con una statuetta del Duomo di Milano. Dopo appena mezz'oradall'aggressione, mentre in piazza la folla urlava 'Datelo a noi quelcriminale', sul web Massimo Tartaglia diventava un vero 'eroe'. In un attimo suFacebook sono stati creati gruppi di sostegno al grafico picchiatore. Decine difan club, che sono stati affiancati in meno che non si dica da un gioco suinternet, in cui una pioggia di monumenti (dal Duomo alla Torre di Pisa)colpisce al volto il Cavaliere. Valutare oscuramento- E intanto il ministrodell'Interno sta «valutando soluzioni idonee da presentareal prossimo Consiglio dei ministri» per consentire«l'oscuramento dei siti che diffondono messaggi di vera epropria istigazione a delinquere», nel rispetto di chi usa isocial network con finalità 'pacifiche'. Lo ha detto ilministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di unainformativa alla Camera sull'aggressione al presidente delConsiglio, Silvio Berlusconi. Il Governo sta altresì facendo«approfondimenti tecnici per una legislazione percontrastare in modo più efficace episodi di violenza nellemanifestazioni pubbliche» nel rispetto delle norme vigenti esulla «falsariga» di quelle adottate per prevenire laviolenza negli stadi.  Errore censurare-  Durante la discussione alla Camera Pier Ferdinando Casini si è opposto all'ipotesi di oscurare i siti internet "violenti": «Sarebbe sbagliatissimo e ancora più sbagliata sarebbe la censura sui giornali. Dobbiamo tenere alta la guardia: internet è un terreno pericolosissimo, ma io richiamo tutti alla prudenza». E ancora: «Dobbiamo andare fino in fondo, ma guardiamo agli Stati Uniti dove Obama riceve intimidazioni inaccettabili su internet, ma a nessuno è venuto in mente di censurare la Rete. Guai a rispondere con provvedimenti illiberali a sfide che richiedono la tolleranza zero». E intanto la Procura di Roma ha aperto  due fascicoli d'indagine su due gruppi di Facebook apertamente schierati pro-Tartaglia. L'accusa, "istigazione a delinquere". Ad attirare l'attenzione degli inquirenti sono stati i titoli scelti per i due forum, "10-100-1000 Massimo Tartaglia" e"Berlusconi a morte". Le indagini sono affidate al Procuratore capo, Giovanni Ferrara, all'aggiunto, Nello Rossi e al pm, Andrea De Gasperis, che hanno incaricato la Polizia Postale di effettuare gli accertamenti necessari a individuare le persone che hanno aperto i due gruppi di discussione. I magistrati hanno inoltre chiesto all'azienda di social network con sede a Palo Alto di oscurare i due forum, riservandosi di inoltrare eventuali ulteriori richieste tramite rogatoria internazionali. Anche Rifondazione intende sporgere denuncia. "Rifondazione Comunista presenterà domattina formale denuncia alla Polizia Postale e al Garante della privacy per l'incredibile azione da 'Grande Fratellò messa in atto dai sostenitori di Silvio Berlusconi su Facebook". Lo ha detto Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se. "Milioni di persone - spiega in una nota - si sono infatti ritrovate iscritte ad un gruppo di sostegno a Berlusconi ('Solidarietà a Silvio Berlusconì) senza averlo mai deciso nè voluto, in palese violazione delle più elementari regole della privacy e con il rischio che questo atto diventi un'acquisizione di dati personali del tutto arbitrariae illegittima. Il ministro Maroni, invece di straparlare minacciando di censurare i gruppi di liberi cittadini presenti su Facebook, dovrebbe immediatamente perseguire questi presunti 'sostenitorì del suo governo e di Berlusconi che violano le più elementari regole della libertà". Il popolo del web, dicevamo, scendein piazza. In una piazza virtuale, per manifestare ancora una volta contro ilpresidente del Consiglio. “Massimo Tartaglia personaggio dell'anno”, “Io stodalla parte di Tartaglia”, “Siamo tutti Tartaglia”, “Santo Subito” e “Onore aMassimo Tartaglia un eroe italiano anti Berlusconi” sono solo alcuni dei gruppiapparsi nelle ultime ore sul popolare social network. I gruppi hanno tutti lafoto del premier con il volto insanguinato e post di elogio al gesto dellosquilibrato. Come quella che ritrae il premier con lividi intorno all'occhiosinistro e alla bocca e la scritta sotto che recita: “I had a dream... GrazieMassimo Tartaglia”. E poi ancora: “Pugno a Berlusconiin piazza Duomo!”, “X chi stima quel manifestante che ha tirato un pugno infaccia a Berlusconi”, passando per “Hanno tirato un pugno a Berlusconi...maquanto ci godo!!!”. Le migliaia di appartenenti alla nuova communityanti-berlusconiana (il numero cresce di minuto in minuto) si dilettano ascrivere commenti,creare pagine spontanee, aderire ai fan club, postare fotoritoccate, descrivere Tartaglia, “uomo che ha tirato un pugno in faccia aBerlusconi. È solo il primo. Ce ne saranno molti altri», riferendosi alquarantaduenne che ha scagliato un modellino del Duomo in faccia al Cavaliere”. Ma non sono solo i detrattori delcapo del Governo a scendere nella pubblica (e virtuale) piazza. E così eccoanche i gruppi di quanti criticano e prendono le distanze dal folle gesto, come“Massimo Tartaglia vergogna!”, “Tartaglia, (ovvero colui che ha spaccato lafaccia a Berlusca)”, “Vergogna a Massimo Tartaglia assalitore diBerlusconi...”, “Uccidiamo Massimo Tartaglia” e “Interniamo MassimoTartaglia”,  "In carcere Tartaglia", "Ergastolo perTartaglia". Il più numeroso è "Sosteniamo Silvio Berlusconi contro ifan di Massimo Tartaglia": in poche ore ha  raccolto 390 milaiscritti. I fan diventano quasi 500mila se si aggiungono i sostenitori di unsecondo gruppo con lo stesso nome, con la foto del premier e realizzatocomposto da organizzazioni, che sono oltre 127mila. Ma in questo caso, si legge sunumerosi post, si tratta di un falso: un gruppo già esistente, cioè, e al qualeè stato cambiato nome (ci sono foto e riferimenti relativi a date precedenti)."Questo gruppo è un imbroglio - afferma una delle "iscritte" inbacheca. - Ieri si occupava di tutt'altro, ha cambiato nome per imbrogliare sulnumero degli iscritti, guardate i vecchi post». Un altro denuncia: «Il gruppoera: "Aboliamo il Superenalotto e diamo i soldi ai terremotatidell'Abruzzo". Vergogna». Altri navigatori sostengono invece che sitrattasse di un gruppo di aste online. In ogni caso, migliaia di persone sisono trovate iscritte al gruppo senza saperlo. Non certo un modo per placaregli animi, sul web. Scatenati gli utenti anche su 'Twitter', dove proliferanocommenti sull'accaduto pro e contro, soprattutto da parte di internauti stranieri:se una ragazza in spagnolo ironizza dicendo che hanno fatto “una faccia nuova”a Berlusconi, un altro microblogger in inglese si chiede: “Cosa ha fatto ilpovero Berlusconi per meritarsi tutto questo?”.  Intanto il numero dei sostenitoridi Tartaglia cresce di minuto in minuto, tanto che il ministro per le Politicheeuropee, Andrea Ronchi, ha chiesto al Viminale di "oscurare i sitiin cui si inneggia alla vigliacca aggressione subita dal presidente delConsiglio". E Gabriella Carlucci, parlamentare del Pdl, rilancia:"Internet e i social network stanno diventando, ogni giorno di più, canalie strumenti di diffusione di odio e veleno. È giunto il momento di eliminaredefinitivamente l'anonimato in rete". In risposta, il ministro dellaGiustizia Angelino Alfano annunciache sono in arrivo norme per sanzionare chi istiga ai reati anche on line. “Esistenel nostro codice penale il reato di istigazione a delinquere così come esistel'apologia di reato - ha detto Alfano - io non penso che ciò che avviene suinternet possa essere discriminato o cancellato dal catalogo dei reati. Pensoche se l'apologia di reato o l'istigazione a delinquere avviene attraversointernet va punito e sanzionato». «Proprio mentre venivo a Salerno ho avuto unalunghissima telefonata con il ministro Maroni - ha concluso - insieme stiamostudiando delle norme da proporre se è possibile già al prossimo Consiglio deiministri per sanzionare il comportamento di chi istiga ai reati”.

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