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Il virus dei reggiseni su Facebook

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Di che colore ce l'hai? Fra le donne prevale il nero

francesca Belotti
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I maschietti di Facebook da qualche giorno si stanno scervellando. "Nero", "bianco", "rosso", "viola", "a pois", invece di leggere i soliti messaggi del genere “vado a dormire, buonanotte a tutti” oppure il classico “piove, guarda guarda come piove, guarda come viene giù” che va sempre fortissimo nei giorni di maltempo, sulle pagine del social network si moltiplicano gli enigmatici post composti da un'unica parola: “nero”, oppure “bianco”, o “beige”. E a scrivere così sono soltanto le donne. Gli uomini no. Cos'è questa storia dei colori? Fra le utenti di sesso femminile sta girando un messaggio che invita a indicare come aggiornamento di stato il colore del reggiseno indossato in quel momento. Solo il colore, niente altro. E il messaggio dice anche: “Sarà divertente vedere quanto tempo ci metteranno gli uomini prima di domandarsi perché le donne hanno un colore nel loro status”. Non è certo il primo caso di viral message. Così vengono chiamati in America i messaggi che si trasmettono come virus su Facebook e in generale sulla rete. La particolarità questa volta è che il fenomeno nasce con l'intento programmatico di escludere metà della popolazione mondiale. L'inventore del gioco ha voluto dargli un valore sociale, come spesso succede con i messaggi virali: scrivendo il colore del proprio reggiseno si aderirebbe a una non meglio precisata campagna per richiamare l'attenzione sulla prevenzione del cancro al seno. Non è chiaro chi sia stato il primo a lanciare il passaparola. Sicuramente tutto è partito dagli Stati Uniti. Qualche blogger sostiene anche di aver rintracciato il focolaio iniziale, che sarebbe da collocare nella città di Detroit. La portavoce della fondazione Susan G. Komen per la lotta ai tumori al seno ha precisato che la sua istituzione non ha avuto alcun ruolo nell'iniziativa, ma l'ha giudicata “un ottimo modo per far crescere la consapevolezza fra le donne: speriamo che reagiscano andando a farsi una mammografia”. Neanche i rappresentanti di Facebook sono in grado di ricostruire da dove sia partito il virus dei reggiseni. Secondo Malorie Lucich, una portavoce della società intervistata dalla rete televisiva Cnn, siamo di fronte a un tipico caso di grass-roots movement, cioè di movimento spontaneo partito dagli utenti e non da un'istituzione, fenomeni che un social network di così grande diffusione crea ormai con cadenza quasi quotidiana. Il nero il colore più diffuso - Per la cronaca, il colore di reggiseno più diffuso fra le donne di Facebook è risultato prevedibilmente il nero, seguito dal bianco, dal beige e da qualche blu. Non mancano scelte più originali come il turchese, il viola, il fucsia, il bicolore. C'è anche chi ha scritto: “Niente”.

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