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Morta la donna che salvò il diario di Anna Frank

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Nascose la famiglia di ebrei tedeschi nel retro di una casa di Amsterdam

Eleonora Crisafulli
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È morta, all'età di 100 anni, Miep Gies, la donna che conservò il diario di Anna Frank. Scompare così l'ultima sopravvissuta del gruppo che, fra il 1942 e il 1944, offrì un nascondiglio alla famiglia Frank, nel retro di una casa di Amsterdam. Il 4 agosto 1944 subito dopo la cattura della famiglia di ebrei tedeschi da parte dei nazisti, la Gies entrò nel rifugio e raccolse il diario. Anna, la madre Edith e la sorella Margot, deportate, morirono nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Il padre della ragazza, Otto, sopravvisse e dopo la guerra ricevette il diario dalla Gies. Fu proprio Otto Frank a decidere di pubblicare lo scritto  della figlia per rendere nota la loro storia e la loro sofferenza. Nata il 15 febbraio 1909 a Vienna, la Gies era un'impiegata di Otto Frank. Assieme ad altri cinque colleghi aiutò la famiglia Frank e altre quattro persone a vivere nascosti nella casa che oggi è stata trasformata in un museo. Nel libro dal titolo «Ricordando Anna Frank», spiegò: «Più di 20mila olandesi aiutarono ebrei ed altre persone bisognose di nascondersi durante quegli anni. Ho fatto soltanto quello che mi era stato chiesto e che allora mi sembrò necessario». Al compimento del suo ultimo compleanno scrisse sul suo sito: «Ho compiuto 100 anni. È un'età ammirevole e l'ho raggiunta in buona salute quindi è giusto dire che io sia stata fortunata e la fortuna sembra essere stata il filo rosso che ha attraversato la mia vita». In tutti questi anni la Gies è stata impegnata in campagne contro i negazionisti dell'Olocausto. È morta in una casa di riposo dopo una breve malattia.

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