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Inaugurazione anno giudiziario, le toghe contro Alfano

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I magistrati abbandoneranno l'aula per protestare contro le recenti iniziative legislative del governo

Michela Ravalico
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Magistrati in assetto di guerra. L'inaugurazione dell'anno giudiziario, prevista per sabato, sarà all'insegna delle contestazioni. I magistrati hanno deciso che abbandoneranno l'aula prima dell'intervento del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, o del suo rappresentante per dare un segnale forte contro le iniziative legislative sulla giustizia in corso. Vedi processo breve, legittimo impedimento. In mano, i magistrati avranno una copia della Costituzione per "simboleggiare il forte attaccamento alla funzione giudiziaria e alla Carta costituzionale".  L'iniziativa, promossa dall'Associazione nazionale magistrati, si svolgerà contemporaneamente in tutte le aule delle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario nelle 26 Corti d'Appello. Aule che però i magistrati abbandoneranno per protesta quando prenderà la parola il rappresentante del ministero della Giustizia, non prima di aver letto un documento per denunciare il disagio per le iniziative giudiziarie di governo e maggioranza, che rischiano di "distruggere la giustizia", assieme alla mancanza di interventi per assicurare che il sistema funzioni con efficienza.  Ogni rappresentante dell'Anm locale leggerà il documento predisposto dai vertici del sindacato delle toghe e alla fine del suo intervento mostrerà una copia del dossier "Le verità dell'Europa sui magistrati italiani", che poi consegnerà al presidente della Corte d'Appello. Contemporaneamente i rappresentanti della giunta locale distribuiranno ai presenti copie del dossier. Conclusa la cerimonia, ogni giunta locale dell'Anm organizzerà una conferenza stampa nella quale, oltre a illustrare il documento e il dossier, si esporranno le particolari situazioni del distretto. Le reazioni - Dura la reazione della maggioranza. Per il coordinatore del Pdl Sandro Bondi, "E' una profonda e oltraggiosa lesione dell'ordine democratico e costituzionale" la protesta decisa dall'Anm per le cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario. "A questo punto è improcrastinabile una posizione chiara di tutte le Istituzioni a salvaguardia delle legittime prerogative democratiche". E il ministro della Giustizia Angelino Alfano incalza: "L'Anm piuttosto che inaugurare l'anno giudiziario ha deciso di inaugurare la campagna elettorale in vista delle elezioni per il Csm che si terranno in primavera. L'Anm ha scelto di macchiare una giornata che è per i cittadini e per il loro diritto di avere giustizia. L'immagine che l'Anm offre di sé non coincide con l'immagine e con il senso etico delle migliaia di magistrati che ogni mattina servono l'Italia e le istituzioni che rappresentano". Nella stessa nota il Guardasigilli precisa: "Servo il mio paese e ho giurato sulla Costituzione. A differenza di coloro che seguiranno le improvvide indicazioni dell'Anm, parteciperò all'inaugurazione dell'anno giudiziario presso la Suprema Corte di Cassazione alla presenza del presidente della Repubblica".  

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