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La zia di Obama rischia l'espulsione dagli Usa

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E' un'immigrata clandestina dal 2000, quando arrivò come turista

francesca Belotti
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Rischia di essere espulsa, non è un'immigrata clandestina qualunque, ma la zia kenyota di Obama. Zeituni Onyango, 57 anni, è stata chiamata davanti al Tribunale di Boston per chiedere asilo agli Usa ed evitare l'espulsione dagli Stati Uniti. Programmatrice di computer e sorellastra del padre di Barack, vive illegalmente in Massachussets dal 2000, quando arrivò come turista. La sua istanza di asilo fu respinta in primo grado qualche anno fa, e la donna ignorò anche un ordine di espulsione nel 2004 continuando a vivere a Boston grazie a un sussidio del governo federale. Ora il Tribunale si dovrà pronunciare definitivamente sul caso che rischia di diventare un boomerang politico per Obama alle prese con il passaggio al Congresso della Riforma sanitaria. Onyango ha chiesto una riunione a porte chiuse dopo aver sempre sostenuto di non aver mai chiesto aiuto al nipote presidente. Lo stesso Obama aveva, durante la campagna elettorale quando emerse la notizia, più volte ribadito di non essere al corrente della clandestinità della zia, pregando anche la Giustizia di proseguire senza problemi il suo corso. Ora bisognerà vedere se Onyango riuscirà a convincere i giudici a darle il visto per gli Usa.

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