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L'Italia batte tutti

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Berlusconi: "Nonostante la crisi economica, il Paese c'è. Abbiamo abbassato le tasse e tolto l'Ici". Bersani: "Non è vero. Le imposte sono aumentate e abbiamo 700mila disoccupati in più"

Eleonora Crisafulli
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L'Italia c'è. E sta meglio di tanti altri Paesi europei. In particolare sta meglio dei Pigs, acronimo coniato dagli investitori anglosassoni che sta per Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna (pigs, in inglese, significa maiali, ndr). Ne è pienamente convinto il premier Silvio Berlusconi. «Abbiamo abbassato le tasse, togliendo l'Ici e togliendo 2 miliardi alle imprese» ha sottolineato il presidente del Consiglio, intervenendo telefonicamente all'apertura dei cantieri della Pedemontana. Berlusconi assicura: «Nonostante la crisi l'Italia c'è, con un governo che ha continuato a lavorare per il bene degli italiani. La grave crisi economica è stata affrontata bene: non abbiamo aumentato le tasse e sosteniamo le famiglie e chi ha perso il lavoro». L'Italia se la sta cavando molto meglio degli altri paesei europei, dove ci sono  «situazioni abbastanza preoccupanti». Nonostante la crisi l'Italia c'è, con un governo che ha continuato a lavorare per il bene degli italiani. La grave crisi economica è stata affrontata bene: non abbiamo aumentato le tasse e sosteniamo le famiglie e chi ha perso il lavoro. Durante la telefonata, Berlusconi non ha perso l'occasione per fare una delle sue battute. "La Lombardia è la regione traino di tutta la nostra economia e ha dato all'Italia grandi nomi come il presidente del Consiglio". E' seguita una grossa risata del pubblico, al che il premier ha concluso "Bisogna avere un pò il senso dell'ironia. Non capisco come all'opposizione ce la facciano a vivere con tutta quella rabbia che hanno in corpo. Rabbia che poi scaricano  su di me - ha concluso il premier- ma io oramai sono immunizzato". Bollette più leggere - Da Palazzo Chigi, Berlusconi garantisce un impegno costante in questa direzione: presto il rilancio del nucleare e di tutte le fonti alternative «farà sì che le bollette siano più leggere per gli italiani e per le imprese». I sondaggi - Secondo il Cavaliere, infine, il riconoscimento del buon operato del governo arriva direttamente dagli elettori: «I sondaggi in Lombardia dicono che la nostra coalizione ha il doppio dei voti della sinistra. Il presidente Formigoni è dato ben oltre il 60% e questo dà per certo la sua vittoria e la nostra vittoria». Bersani non ci sta - “Non so in quale paese vive Berlusconi”, ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani. “Da quando il governo ha detto che la crisi era passeggera e psicologica - ha continuato Bersani -, abbiamo 700 mila disoccupati in più, un milione di persone sotto ammortizzatori sociali e decine di migliaia di piccole imprese saltate o a rischio di saltare”. “Questi sono problemi che - secondo il segretario del Pd - si devono affrontare con un piglio più deciso e non raccontando fantasie”. Riguardo le tasse, per Bersani “sono cresciute e siamo arrivati al 23 giugno come giorno in cui finiamo di lavorare per lo Stato. E' un record''. Il problema del fisco, ha concluso il leader Pd è che “c'è tanta gente che le tasse non le paga e di questo Berlusconi si occupa poco”.

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