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Briatore dovrà dire addio al "Rubacuori"

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Il pub di lusso nel cuore della Costa Smeralda al centro della polemica

francesca Belotti
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Flavio Briatore dirà addio al suo “Rubacuori”, il pub di lusso sul lido di Capriccioli, nel cuore della Costa Smeralda, al centro per due estati consecutive di una clamorosa rivolta di spiaggia contro i vip accusati di essere cafoni e sottrarre il verde pubblico della pineta per metterci gazebo arabeggianti. Ormai è questione di giorni: nelle prossime settimane il Comune di Arzachena e gli avvocati della società che fa capo all'ex manager di Formula Uno si incontreranno per rescindere il contratto del “Rubacuori”. Nei giorni scorsi il team di professionisti che cura gli interessi in Costa di Briatore, ha inviato una lettera alla Geseco, la società partecipata dell'amministrazione comunale che ha in gestione la struttura: nero su bianco nella missiva si annuncia la volontà di arrivare ad una risoluzione anticipata del contratto. “È stato dato madato ai legali del Comune - spiega il sindaco di Arzachena Piero Filigheddu - di valutare il contratto in essere e le eventuali ricadute, per l'amministrazione, conseguenti il recesso anticipato della subconcessione”. Il rischio è di una mora pesante. Uscito di scena Briatore, ci sarebbero almeno 4-5 imprenditori locali pronti a rilevare l'ambita struttura di Capriccioli. Il “Rubacuori” è l'ultimo satellite della galassia Billionaire. Oltre alla discoteca sulla collina di Pantogia, il re del divertimento in Costa si è infatti accaparrato nel 2008 l'anonimo centro servizi del Comune poi trasformato in pub super lusso con ristorante, grill e gazebo a baldacchino, frequentato da vip e personaggi della televisione. Il gruppo di Briatore aveva sbaragliato la concorrenza nella gara d'appalto raddoppiando il prezzo: con 80mila euro di canone di affitto si era aggiudicato la gestione per cinque anni del locale estivo. Ma in due anni ci sono stati più i contestatori che i fan.

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