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Orrore in Sudcorea

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Neonata muore di fame perché i genitori, troppo presi da un videogioco, si dimenticano di lei. I due allevavano su internet una figlia "virtuale"

Maria Acqua Simi
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La cronaca, a volere essere spicci, è questa. Due genitori lasciano morire la figlia perché, troppo presi da un videogioco, si dimenticano di darle da mangiare.  Succede in Sudcorea, dove la coppia viveva con la piccola appena nata. Ma la realtà, a ben pensarci, è ancora più agghiacciante. Perché non c'è intenzionalità, nel gesto. Ma solo un'assoluta, totale, mancanza di responsabilità. Nei confronti della vita, nei confronti di una figlia che da sola, perché ha pochi mesi, ancora non si può alimentare. E' agghiacciante perché rivela la storia di due genitori completamente non presenti a se stessi, incapaci di stare di fronte alla realtà di un figlio ma capacissimi di reggere intere giornate davanti ad un videogioco. 41 anni lui, 25 lei, i due si erano messi a giocare su internet ad un gioco inquietante: allevare una figlia virtuale. E a forza di giocare, i due piani si sono confusi. Perché i maldestri genitori alimentavano una volta al giorno la figlia "reale", mentre per 12 ore su 24 si premuravano di allevare quella virtuale. Così, dopo la morte della figlia naturale, i due si sono dati alla latitanza.  L'autopsia ha dimostrato come la morte della neonata sia stata provocata da un lungo periodo di denutrizione e la polizia ha reso noto che i due erano ossessionati dal videogioco "Prius Online", che permette di allevare una bambina virtuale, chiamata Amina. Secondo l'ufficiale di polizia Chung Jin-won, la coppia avrebbe "perso la voglia di vivere una vita normale" dopo che entrambi avevano perso il lavoro.

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