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La Regione Lazio si appella alla Consulta sul dl salva liste

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Presentato stamattina il ricorso alla Corte Costituzionale

Michela Ravalico
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Nella raffica di corsi e ricorsi per le liste regionali, mancava solo quello della Regione Lazio alla Corte Costituzionale contro il decreto salva liste. La richiesta è stata depositata questa mattina e si chiede di sospendere in via cautelativa il decreto legge interpretativo sulla presentazione delle liste elettorali varato dal Cdm.  La Corte Costituzionale ha fissato per giovedì prossimo, 18 marzo, la camera di consiglio per esaminare il ricorso presentato dalla Regione Lazio contro il decreto salvaliste. Il ricorso- Nel ricorso si chiede di sospendere il decreto in quanto è «evidente il grave e irreparabile pregiudizio che deriverebbe all'interesse pubblico al regolare svolgimento delle elezioni regionali nel caso in cui le consultazioni del 28-29 marzo 2010 si svolgessero sulla base di norme suscettibili di declaratoria di incostituzionalita». Se infatti lista del Pdl nel Lazio venisse riammessa in forza del decreto legge (e su questo punto dovrà esprimersi sabato il Consiglio di Stato), la "declaratoria di incostituzionalità" del provvedimento varato nei giorni scorsi dal governo - si sottolinea nel ricorso - "travolgerebbe, invalidandolo, il risultato elettorale, con conseguente grave pregiudizio sia per la Regione, sia per i cittadini elettori". In considerazione dell'"estrema urgenza" di una pronuncia della Corte Costituzionale sulla legittimità del decreto legge, inoltre, la Regione Lazio chiede che siano ridotti i termini della discussione del ricorso. 

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