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Messina Denaro, ore contate

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Arrestati 19 affiliati alla cosca del latitante nel trapanese

Eleonora Crisafulli
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Smantellata gran parte della rete di protezione del boss Matteo Messina Denaro. Ad annunciarlo sono gli uomini della squadra mobile di Trapani e dello Sco di Roma impegnati da questa mattina nell'esecuzione di 19 provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L'accusa per tutti, a vario titolo, è di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di società e valori, estorsione, danneggiamento e favoreggiamento personale, aggravati dalle finalità mafiose. Secondo gli investigatori, il cerchio attorno al latitante numero uno di Cosa nostra si stringe. I fermati sono, infatti, ritenuti tra i principali favoreggiatori della latitanza del capomafia, in fuga dal 1993. Tra questi anche il fratello del boss Salvatore Messina Denaro. L'operazione «Golem 2» - seguito dell'inchiesta che portò a tredici arresti per gli stessi reati - ha visto centinaia di uomini impegnati in 40 perquisizioni nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta, Torino, Como, Milano, Imperia, Lucca e Siena, nei confronti di persone ritenute vicine alla cosca.

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