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Bill Gates costruirà un reattore nucleare

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Il presidente di Microsoft si allea con Toshiba

francesca Belotti
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Che uno dei suo sogni fosse il nucleare a scorie zero Bill Gates l'aveva detto più di una volta. Ma nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbe impegnato direttamente nella costruzione di un reattore di nuova generazione, il fondatore di Microsoft non finisce, insomma, di stupire e si allea con la nipponica Toshiba per lo sviluppo di una nuova generazione di reattori capaci di funzionare per 100 anni senza rifornimento, contro gli attuali che necessitano periodicamente di combustibile. Per ora si tratta di un'indiscrezione, pubblicata dal quotidiano finanziario giapponese Nikkei, parzialmente confermata dal colosso asiatico. "Toshiba ha avviato dei colloqui preliminari con TerraPower (società che fa capo proprio al fondatore di Microsoft, ndr). Valutiamo la possibilità di lavorare assieme", ha dichiarato il portavoce di Toshiba, Keisuke Ohmori. "Ancora non è stato deciso nulla di concreto sullo sviluppo o sull'investimento", ha aggiunto. Gli sforzi di Gates e dei 'colleghi' asiatici si concentreranno sul Traveling-Wave Reactor (TWR) che utilizza uranio impoverito, contrariamente ai reattori classici ad acqua leggera (LWR) che devono essere regolarmente ricaricati con uranio arricchito. La tecnologia è stata messa a punto da TerraPower nata come da uno spin-off di Intellectual Ventures, incubatore di sviluppo tecnologico fondato nel 2000. Lo scopo è arrivare alla commercializzazione del reattore nel 2020, in capacità produttive variabili da 100mila a 1 milione di chilowatt, ma TerraPower, non avendo il know-how per fabbricare gli impianti di energia nucleare, ha deciso - spiega il quotidiano - di trovare in Toshiba una sorta di partner naturale: il maggiore produttore del Sol Levante di sistemi per l'energia nucleare, che ha sviluppato un reattore ultracompatto, noto come 4S (Super-Safe, Small, Simple), che può operare senza interruzione per 30 anni. Toshiba, i cui titoli balzano alla Borsa di Tokyo del 5% circa in scia alla nuova alleanza, punta a ottenere in autunno il via libera al suo ultracompatto 4S, che ha una potenza di circa 10.000 kW, da parte delle autorità Usa per poter iniziare la costruzione del primo reattore nel 2014. Secondo la società, circa l'80% delle tecnologie usate dal 4S è utilizzabile per il TWR, mentre resta da risolvere il nodo dei materiali che possono resistere a reazioni nucleari per lunghi periodi di tempo.

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