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Marciapiedi invasi da un milione di cacche

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A Milano, Roma, Bologna, Napoli i padroni più maleducati

francesca Belotti
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Ogni giorno i marciapidi italiani sono invasi da un milione di “cacche” di cane. La colpa, però, non è certo degli animali, ma dei loro padroni. Distratti, forse: ma più probabilmente maleducati. A dare la misura del fenomeno è l'Aidaa l'associazione italiana a difesa degli animali e dell'ambiente. Che sottolinea come sacchettini e palette siano obbligatori per legge. E come in realtà troppo spesso questi padroni maleducati la facciano franca, perchè, dati alla mano, sono pochissime le multe elevate contro di loro dalla polizia locale delle varie città italiane: appena il 5%. Per questo motivo il tribunale degli animali di Aidaa chiede ai vigili urbani “maggiore vigore” nel perseguire con multe salate i padroni maleducati che non raccolgono i “ricordini” che i loro cani lasciano sulle strade, sui marciapiedi e dentro le “aree cani”. Le segnalazioni giunte all'Aidaa arrivano prevalentemente da Roma, Milano, Bologna, Reggio Calabria, Napoli e Cagliari: sono queste le città con i padroni dei cani più maleducati. L'idea dell'Aidaa è quella di costituire una sorta di gruppo di “ausiliari” allo scopo di combattere questo fenomeno, un po' come si fa per gli ausiliari del traffico che multano le auto in divieto di sosta, a patto che poi gli introiti di queste multe vengano destinati dai comuni alla costruzione di apposite aree-cani di cui molti comuni italiani sono ancora totalmente sprovvisti, una parte alla gestione dei canili e un'altra parte venga destinata alle campagne di sterilizzazione di cani e gatti.

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