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Domani torna l'ora legale

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Alle due del mattino spostare le lancette in avanti di un'ora

Michela Ravalico
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Tic tac, tic tac. Domani torna l'ora legale. L'ora che piace ai giovani, perché c'è luce più a lungo e le serate con gli amici diventano infinite e tiepide, ma rattrista i vecchietti. "Che me ne faccio di ore di luce in più, se tanto non mi alzo dalla poltrona e passo le serate davanti alla tv?", diceva mia nonna sconsolata. L'ora legale, come la primavera e la Pasqua, comunque arriva. L'ultima domenica di marzo, inesorabile, costringe gli italiani a spostare in avanti le lancette dell'orologio di un'ora. Anche se oggi giorno l'orologio più diffuso è il cellulare, e lui ci pensa da solo a spostare in avanti le "lancette". L'ora legale è quella che ci fa dormire di meno, che ci ruba un'ora di vita il giorno in cui comincia, ma è anche quella che segna l'inizio della primavera e allo spuntare delle prime gemme sugli alberi. Oltre la poesia e il sonno, l'ora legale influenza anche i consumi energetici. Secondo gli esperti, con l'arrivo dell'ora legale avremo meno Co2 nell'aria e risparmi per 90 milioni di euro sul fronte dei consumi energetici. Durante il periodo di ora legale Terna - la società che gestisce la rete elettrica - prevede un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 644 milioni di kilowattora. 

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