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Insulti al cardinal Bagnasco

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Lettera intimidatoria al presidente della Cei

Eleonora Crisafulli
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Non contiene minacce, ma solo insulti e offese la lettera anonima indirizzata all'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, e recapitata nei giorni scorsi alla sede dell'Arcivescovado di piazza Matteotti. "Vescovi di m...": è questo uno dei passaggi della missiva imbrattata di escrementi. Gli investigatori, che indagano su un gruppo di anarchici, precisano quindi che si tratta di un messaggio diverso da quelli spediti negli anni scorsi e dalle scritte tracciate sui muri di Genova, che determinarono l'assegnazione di una scorta al porporato. A mettere in moto lo sconosciuto autore della lettera sarebbero state le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Cei a pochi giorni dal voto sul tema dell'aborto. Non è il primo atto intimidatorio contro Bagnasco. Oltre alle minacce e alle offese, due anni fa era stato consegnato al cardinale un plico con un bossolo e una svastica. Solidarietà - Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso al presidente della Cei la "più sincera vicinanza e solidarietà": "Sono fatti gravi e deplorevoli, che vogliono minacciare il libero pensiero della Chiesa. Le Istituzioni hanno il dovere di condannare duramente e senza appello gesti inaccettabili come questo".

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