Berlusconi su Facebook per le riforme
"Consulteremo i cittadini anche su Internet e social network". ASCOLTA L'AUDIO
Silvio Berlusconi copia Obama e sbarca su Facebook. Il presidente americano giocò tutta la campagna elettorale su social network e Internet, parlando con gli elettori su Skype, Youtube e Facebook. Ora anche il premier, a quasi 70 anni, ha deciso di lanciarsi nel mondo dei giovani. E di lanciare un messaggio sulle riforme tramite Facebook. "Il Governo ricorrerà anche ai social network della rete per ascoltare i suggerimenti dei cittadini sulle riforme che intende varare entro la fine della legislatura" è l'annuncio del presidente del Consiglio, diffuso sulla pagina Facebook del Il Giornale.it, il sito del quotidiano di famiglia il Giornale (controllato dal fratello Paolo Berlusconi). Il cavalier ribadisce la volontà di intervenire, grazie alla «tregua elettorale» triennale, sull' ordinamento dello Stato, sulla giustizia e per l'ammodernamento del fisco. "Sono convinto - spiega il premier - che quando si interviene su temi così importanti è fondamentale ascoltare i suggerimenti dei cittadini, per fare scelte in sintonia con il sentire del nostro popolo; per ottenere questi risultati utilizzeremo internet e, naturalmente, anche Facebook» Il messaggio - "Veniamo da una difficile campagna elettorale. Molti di voi si sono schierati con noi nel nome dei nostri stessi valori: libertà e democrazia. Lo state facendo anche su Facebook difendendo le vostre posizioni, i successi del nostro buon governo, i nostri programmi, i nostri candidati. Di tutto questo vi ringrazio di cuore, uno per uno. È con grande piacere che saluto le amiche e gli amici de Il Giornale. Facebook è una nuova occasione per conoscersi, è una piazza virtuale per presentare e difendere le proprie idee soprattutto quanto si accende il confronto politico. Se abbiamo fatto una ottima campagna elettorale se la positività e l'ottimismo hanno vinto sul pessimismo e sul catastrofismo della sinistra è anche grazie a voi. Insieme dovremo costruire una grande rivoluzione liberale per rendere il nostro paese più moderno e più libero. Quanto alle riforme sono convinto che quando si interviene su temi così importanti sia fondamentale ascoltare i suggerimenti dei cittadini per formulare delle scelte in sintonia con il sentire del nostro popolo. Per ottenere questi risultati utilizzeremo Internet e naturalmente anche Facebook. La replica di Bersani - Sulle riforme interviene anche il leader del Pd, Pier Luigi Bersani: Non è Berlusconi a dover misurare la nostra disponibilità. Siamo noi che abbiamo verificato la sua indisponibilità a discutere«Non è Berlusconi a dover misurare la nostra disponibilità. Siamo noi che abbiamo verificato, dopo cinquanta decreti e trentuno fiducie, la sua indisponibilità a discutere, perché per fare le riforme deve funzionare il Parlamento. La nostra agenda è chiara: occupazione, piccole e medie imprese, redditi bassi. Su questo siamo pronti a discutere. Anzi, sarebbe ora, a partire dalle norme sul lavoro, rinviate alle Camere dal Presidente della Repubblica. Sulle riforme istituzionali il presidente del Consiglio sa benissimo qual è la nostra posizione: superamento del bicameralismo, diminuzione dei parlamentari, nuova legge elettorale, legge sui partiti, rafforzamento reciproco dei poteri di Parlamento e governo. Su tutte queste materie la maggioranza non ce la meni con il dialogo o non dialogo.»