Pakistan, doppio attentato
I talebani rivendicano l'attacco al consolato che ha provocato la morte di sei persone
Attacco al consolato degli Stati Uniti a Peshawar, in Pakistan. A rivendicarlo poche ore dopo la tragedia sono i talebani. Un commando ha aperto il fuoco contro la sede americana, dopo aver fatto esplodere un'autobomba. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito almeno cinque esplosioni in poco più di 20 minuti, due delle quali nei pressi del consolato americano, attaccato da un commando composto da una decina di terroristi, che hanno assalito la polizia. Secondo quanto riferito da un ministro del governo della Provincia della frontiera nordoccidentale, Bashir Ahmed Bilour, tra le sei vittime dell'attacco al consolato americano a Peshawar ci sono quattro terroristi e un poliziotto: «I militanti sono arrivati a bordo di due veicoli. Erano bene equipaggiati, si è trattato di un attacco bene organizzato. Adesso la situazione è sotto controllo. Le forze di sicurezza hanno ucciso quattro militanti, l'intera area è circondata dall'Esercito». Un secondo attacco si è verificato nella Provincia della frontiera nordoccidentale pachistana. Almeno 38 persone sono morte e altre 60 sono rimaste ferite in un attentato suicida durante una manifestazione politica. Un kamikaze si è fatto saltare in aria mentre era in corso un evento organizzato dal Partito nazionale Awami (Anp), a Timargarah, nella regione di Low Dir, al confine con l'Afghanistan, dove nelle settimane scorse l'esercito ha condotto un'imponente offensiva contro i talebani. L'Anp, formazione secolare pashtun, fa parte della coalizione al governo nella Provincia e sostiene la lotta contro gli insorti.