Cerca
Logo
Cerca
+

Padre Pio, fissata per il 19 aprile la traslazione del corpo

Esplora:
default_image

La salma del Santo sarà trasferita nella nuovissima chiesa progettata da Piano. Ma montano le polemiche

Michela Ravalico
  • a
  • a
  • a

Avverrà il 19  aprile alle 16.30 la traslazione del corpo di San Pio di Pietrelcina che sarà spostato dalla cripta del vecchio e piccolo santuario della Madonna delle Grazie alla adiacente nuova chiesa di San Pio. L'annuncio è stato dato dai frati cappuccini a San Giovanni Rotondo. Il corpo di San Pio riposa dal 1968 nella cripta del piccolo santuario della Madonna delle Grazie e ora sarà spostato nella nuova e ben più appariscente chiesa progettata da Renzo Piano. Più esattamente, riposerà nella cripta ricoperta dai mosaici d'oro disegnati dal gesuita  Marko Rupnik. La decisione è destinata a sollevare polemiche. Per la comunità religiosa dei cappuccini non sarebbe possibile aver costruito una chiesa monumentale, con tanto di cripta trasfusa d'oro – oro ricavato dagli ex voto dei fedeli di tutto il mondo – per poi non utilizzarla nel più ovvio dei modi, ossia con la presenza del corpo del santo. Alle ragioni dei frati e delle autorità religiose locali si oppongono quelle di coloro che vedono, in questa traslazione, una violazione delle promesse fatte a suo tempo – il corpo del santo non sarebbe stato spostato, almeno non a breve – e persino delle ultime volontà del Padre. Ne sono convinti, ad esempio, i sostenitori dell'associazione "Padre Pio Uomo della sofferenza", così come fa lo studioso  Francesco Colafemmina, che nel suo sito www.fides et forma scrive che "i frati cappuccini di San Giovanni Rotondo e monsignor  D'Ambrosio, ora arcivescovo di Lecce, nel 2008, smentendo ogni possibile trasferimento futuro del corpo di San Pio nella nuova chiesa,  di fatto mentivano sapendo di mentire. Nel frattempo infatti si adoperavano per realizzare la cripta di Rupnik, e sapevano che quella cripta sarebbe stata inaugurata dal Pontefice. Avevano insomma preparato tutto". Oltretutto, sembra anche che molti fedeli non apprezzino la traslazione, così come, del resto, non hanno mai troppo apprezzato la “nuova” chiesa, giudicata troppo moderna, troppo poco riconoscibile secondo i criteri liturgici. di Caterina Maniaci

Dai blog