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La Ferrario contro Minzolini

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Lettera affissa alla bacheca della Rai: "L'ambizione di alcuni di voi e la paura di altri vi impedisce di parlare"

Eleonora Crisafulli
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Dopo la protesta di Maria Luisa Busi anche Tiziana Ferrario si ribella alla decisione del direttore Augusto Minzolini. Il ricambio generazionale alla conduzione del tg della prima rete non è stato gradito dalla giornalista che affida lamentele, accuse e osservazioni a una lettera affissa alla bacheca della Rai. La lettera - La Ferrario parla ai colleghi e denuncia: "Quello che sta accadendo da mesi in questo giornale, le emarginazioni di molti colleghi, i doppi e tripli incarichi di altri, le ripetute promozioni e le ricompense elargite sotto forma di conduzioni e rubriche sono il frutto di una deregulation che viene da lontano ma che si è ulteriormente inasprita e che a mio parere non promette nulla di buono per il futuro. Da mesi siamo sui giornali, sotto pressione non certo per gli scoop ma per le polemiche che ci rispondono. Il Tg1 era un patrimonio di tutti, sta subendo una perdita di credibilità. L'ambizione di alcuni di voi e la paura di altri vi impedisce di parlare apertamente". Direzione padronale - Giornalisti e politici colgono la palla al balzo per accusare Minzolini e chiedere "un'audizione urgente del direttore e dei giornalisti coinvolti nella vicenda in seno alla commissione di vigilanza Rai".  Il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo IdV nella commissione, parla di un "ennesimo campanello d'allarme sullo stato di salute dell'informazione al Tg1. Fatto salvo il diritto del direttore di decidere linee editoriali e conduttori con metodo democratico, risulta indigesta e sinistra la tempestività con cui si colpiscono i giornalisti che hanno manifestato indipendenza e spirito critico. Le parole della giornalista aprono uno squarcio su una gestione caudillista della redazione e sulla gravissima perdita di ascolti che questa comporta". Secondo il Pdci, "la dura lettera con cui Tiziana Ferrario, dalla bacheca della redazione si rivolge ai colleghi per ricordare il clima che si respira in redazione è l'ennesima conferma della direzione padronale di Minzolini. A questo punto, chiediamo a Garimberti e Zavoli di intervenire, anche a tutelare la professionalità dei giornalisti che, come la Ferrario, hanno il coraggio di venire allo scoperto: quanto denunciato non può assolutamente passare in cavalleria. La Rai non è una succursale di Palazzo Chigi. Che farà ora la direzione Rai? Dopo la Busi manderà una lettera di richiamo anche alla Ferrario?"

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