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Garante della privacy, stop a telecamera selvaggia

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L'Autorità vara una serie di norme a tutela della vita privata dei cittadini. I sistemi di ripresa andranno segnalati con appositi cartelli

Albina Perri
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La giungla di telecamere che ci riprende in ogni luogo, dev'essere regolata come si deve: i cittadini hanno diritto alla tutela della vita privata. Lo ha stabilito il garante della privacy. Sistemi integrati di videosorveglianza solo nel rispetto di specifiche garanzie per la libertà delle persone; appositi cartelli per segnalare la presenza di telecamere collegate con le sale operative delle forze di polizia; obbligo di sottoporre alla verifica del Garante della privacy, prima della loro attivazione, i sistemi che presentino rischi per i diritti e le libertà fondamentali delle persone, come i sistemi tecnologicamente avanzati o "intelligenti". Queste, in sostanza, le nuove regole varate dall'Autorità Garante per la protezione dei dati personali per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici o privati. Il periodo per adeguarsi è stato fissato, a seconda degli adempimenti, da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno.

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