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Caos, Grecia: Italia a rischio contagio. Anzi no

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Le agenzie di rating si contraddicono. Per Moody's, banche fragili. Fitch: il Belpaese è forte

Michela Ravalico
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Scricchiola l'economia europea. A far tremare le piazze finanziarie non è tanto la debolezza dell'euro sul dollaro, quanto piuttosto il monito di Moody's Investors Service. Dopo il downgrade alle banche greche e quello ventilato ad alcuni distretti lusitani, Moody's avverte in un documento che il "potenziale contagio" dei rischi di debito sovrano potrebbero diffondersi ad altri paesi come la Spagna, l'Italia, l'Irlanda e la Gran Bretagna. Il giudizio sull'Italia - "L'Italia - scrive Moody's - è un altro di quei paesi dove il sistema bancario è stato sino ad ora relativamente robusto», ma dove vi è comunque un rischio di contagio «qualora le pressioni di mercati sui rating sovrani dovesse aumentare». L'agenzia di rating osserva infatti come il nostro sistema bancario non abbia risentito come altri dello scoppio della bolla sull'immobiliare e di quella sui derivati. Fitch, invece, crede nella solidità del Belpaese. L'Italia non rischia il contagio  della crisi che ha colpito la Grecia. "Il rating della nostra agenzia sul debito sovrano italiano  è di "AA- con un andamento stabile per il prossimo futuro". Il giudizio dell'agenzia sembra dunque distanziarsi da quello di Moody's che invece sottolinea come l'Italia pur avendo "un sistema bancario finora piuttosto solido" presenta comunque la possibiltià di rischi di contagio. Secondo Fitch "le banche italiane hanno saputo reagire bene, grazie soprattutto ad un modello di business tradizionale basato principalmente sulla raccolta tra la clientela". "Il 2010 non sarà facile, la ripresa sarà lenta e le banche avranno altre importanti sfide da affrontare". Bankitalia - Immediata la replica della Banca d'Italia all'allarme lanciato dall'agenzia di rating. "Il sistema bancario italiano è robusto, il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto, il debito complessivo di famiglie, imprese e Stato è basso rispetto ad altri Paesi, il debito netto nei confronti dell'estero è basso. Tutto ciò rende il caso dell'Italia diverso da quello di altri Paese"  sottolineano fonti di Via Nazionale. Tremonti rassicura - "Se l'Italia continua sulla strada seguita finora sulla politica economico-finanziaria e di controllo dei conti pubblici - spiega il ministro dell'economia Giulio Tremonti - non correrà rischi di contagio dalla crisi che sta investendo la Grecia. Tremonti avrebbe inoltre ricordato che l'Italia ha già intrapreso un cammino di riforme, ad esempio sulle pensioni, che ha «avvicinato» la Cassa integrazione alle situazioni di crisi e in sostanza, è «vaccinata» dal contagio se proseguirà sul cammino del rigore. Appuntamento con il ministro alle 16 nell'Aula di Montecitorio, dove farà una relazione sulla crisi economico-finanziaria in atto in Grecia e sulle possibili ripercussioni sulla stabilità dell'euro. Il rapporto deficit/Pil - Sale il debito pubblico italiano nel 2010. Secondo le previsioni aggiornate del Tesoro quest'anno il debito raggiungerà il 118,4% del Pil, rispetto alla precedente stima del 116,9%. In aumento anche per gli anni successivi: nel 2011 si attesterà al 118,7% (la vecchia stima era pari a 116,5%) e nel 2012 al 117,2% (rispetto a 114,6%). Le previsioni per l'Italia -  La ripresa dell'economia italiana appare "più solida e sostenibile" rispetto agli altri paesi europei per "la mancanza di sbilanci strutturali di rilievo nel settore immobiliare, in quello finanziario, nei confronti dell'estero e nella situazione finanziaria delle famiglie e delle imprese rispetto ad altri paesi sviluppati", si legge nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica messa a punto dal dipartimento del Tesoro. Il documento tuttavia sottolinea che la ripresa sarà "ancora graduale". Anche a livello internazionale, prosegue il ministero, "dal'inizio di quest'anno i segnali si stanno rafforzando" e la ripresa dell'economia mondiale "sembra più solida e dinamica anche per effetto degli eccezionali programmi di stimolo fiscale e monetario a livello internazionale". Borse e euro - L'euro precipita al nuovo minimo da 14 mesi a 1,2717 dollari, per i timori che la crisi greca possa contagiare altri paesi. In altalena, invece, le Borse europee. Londra sale dello 0,01%, Milano arretra dello 0,63%, Francoforte sale dello 0,4% e Parigi dello 0,58%. Atene cresce dell'1,19%, Madrid dello 0,5% e Lisbona dell'1,34%.

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