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La nube d'Islanda avvolge ancora l'Europa

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Voli cancellati in Spagna, Marocco e Turchia. Oggi scenderà di nuovo in Francia e in Italia, danni per il turismo

Albina Perri
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Torna l'allarme per la nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese. Il suo arrivo sulla penisola Iberica ha imposto la cancellazione di 180 voli in Spagna, la temporanea chiusura di quattro aeroporti nelle Canarie (i due di Tenerife e quelli di La Palma e La Gomera) e di altri tre aeroporti nel sud: Siviglia, Jerez de la Frontera e Badajoz. Chiusi anche gli scali del Marocco e limitazioni al traffico aereo sono state imposte anche alla Turchia con lo stop ai voli diretti a ovest e sud-ovest di Istanbul. La nube si sta spostando verso Est e per la seconda volta dalla prima eruzione dell'Eyjafjallajokull, giungerà in Italia. Al momento, però, non sono previste restrizioni.  L'Enea ha avvertito che la nube invaderà  il Mediterraneo occidentale e si estenderà fino alla Sardegna e alla Corsica. Saranno coperti anche  Piemonte, Liguria e gran parte della Lombardia. La nube, entro le 20 di questa sera, si estenderà su parte del Veneto, Emilia Romagna, Toscana e sull'alto Lazio. Entro domani mattina coprirà tutta l'Italia settentrionale e centrale, Molise escluso.  I danni economici- Ai 30 milioni di euro di danno immediato, subìto e documentato dai tour operator e agenzie di viaggio come conseguenza della crisi di aprile, si aggiungono i nuovi oneri di queste ore. Lo denucia Federturismo-Confindustria che lamenta "il totale silenzio" del governo. "L'Italia sembra molto solerte nell'adottare le cautele del caso, il che è certamente giusto se questo corrisponde davvero alle esigenze di sicurezza. Tuttavia, mentre apprezziamo le iniziative del Commissario Ue Antonio Tajani, che ha chiamato a raccolta i ministri del turismo e si è espresso per estendere al settore il sostegno a favore delle compagnie aeree, non possiamo non esprimere sconcerto - si legge in una nota - per il totale silenzio del governo, che, dopo aver ripetuto fino alla noia di voler fare del turismo un traino fondamentale dello sviluppo, lascia che costi ed oneri per funzioni di assistenza dovuti all'emergenza cadano sulle spalle delle imprese turistiche, già messe in gravi difficoltà dalla crisi economica".  A distanza di un mese, "ci troviamo a dover sostenere una nuova emergenza senza che le imprese siano state ancora chiamate a nessun tavolo di consultazione con il governo, come avvenuto negli altri paesi esposti alle conseguenze del blocco. Ripagare l'industria turistica dei costi che essa sostiene per intero e da sola, non sarebbe - afferma Federturismo - solo un segno concreto, per una volta, di attenzione vera al turismo come fonte di sviluppo, ma un elementare atto di equità. Infatti, non si tratta di incentivi, ma di semplici coperture di costi straordinari sostenuti per assicurare assistenza ai cittadini italiani, anche a causa dell'assenza di iniziative pubbliche a supporto dei viaggiatori". Il malore del pilota - E' giallo per il malore di un pilota di un volo Air France decollato da Perpignan e diretto a Parigi: l'Alter, uno dei sindacati della compagnia di bandiera francese, ha raccontato che in cabina "è stato avvertito un odore di zolfo e uno dei piloti è stato colto da vertigini" per quella che è sembrata la conseguenza dell'attraversamento della nube di cenere prodotta dal vulcano islandese. "Il fenomeno olfattivo è stato riscontrato solo nella cabina di pilotaggio, i passeggeri non hanno sentito nulla", ha aggiunto il sindacato.   Si tratta di un caso che suscita perplessità, considerando che "l'aria della cabina di pilotaggio è la stessa dei passeggeri", ha spiegato all'Agi il presidente dell'Anpac, Stefano De Carlo. "I motori aspirano l'aria e la pompano all'interno del velivolo", ha proseguito De Carlo, "e può capitare che si avverta nell'aereo odore di cherosene, anche perchè non c'è mai un ricircolo totale dell'aria interna e l'aereo non è perfettamente a tenuta stagna". Secondo De Carlo, la cenere vulcanica "è pericolosissima per le operazioni di volo soprattutto per l'effetto che ha sui motori".   L'aereo dell'Air France ha proseguito il viaggio senza alcun problema. Al suo arrivo nell'aeroporto della capitale francese, il velivolo è stato oggetto di un controllo "particolare", ha sottolineato la compagnia, ma "nessuna anomalia sia nelle parti esterne che nei motori ha permesso di stabilire che l'aereo abbia attraversato le ceneri vulcaniche". Secondo il presidente dell'Anpac, è molto difficile che un aereo possa essere entrato in una nube vulcanica senza aver avuto subito alcun danno.

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