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Ddl svuota carceri, trionfa la linea della Lega

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Stralciato l'automatismo dei domiciliari per gli ultimi 12 mesi di detenzione

Michela Ravalico
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A quelli della Lega la proposta di Alfano sullo svuota carceri non è mai piaciuta. "E' peggio di un indulto", aveva tuonato Maroni appena la proposta era diventata di dominio pubblico. Detto, fatto. Il Carroccio l'ha avuta vinta in commissione, e l'articolo 4 del ddl, quello che prevedeva l'automatismo dei domiciliari per gli ultimi dodici mesi di pena, è stato stralciato. Una decisione che merita due riflessioni: la prima, quella più importante, è che la Lega, nella maggioranza, la fa da padrone. La seconda, che la linea dura di Maroni sulla criminalità non accenna ad attenuarsi, nonostante la situazione nelle carceri sia a dir poco esplosiva. E' di due giorni fa la notizia che negli ultimi 18 mesi sono 100 i detenuti che si sono tolti la vita all'interno delle case circondariali. Per il ministro dell'Interno, che in queste ore ha da gestire anche il caso spinoso di Gugliotta - il non tifoso malmenato dai poliziotti e in carcere senza motivo da sei giorni - la soluzione non è svuotare le carceri ma aumentare il numero dei poliziotti e garantire che i processi vengano fatti più celermente. Domiciliari meno facili - A decidere se consentire a un detenuto di scontare ai domiciliari la condanna fino a 12 mesi o l'ultimo anno di pena sarà il magistrato di sorveglianza, sulla base degli atti trasmessigli dal pubblico ministero e, nel caso di detenuti, di una relazione della direzione del carcere sulla condotta tenuta in prigione. Dalla lista di chi potrà beneficiare della misura alternativa restano esclusi, anche nella nuova formulazione, i condannati per reati di mafia e terrorismo, e i delinquenti abituali. La misura potrà essere negata più in generale, e questa è una novità, "quando vi è la concreta possibilità che il condannato possa darsi alla fuga" oppure si teme "possa commettere altri delitti". Oltre che al domicilio, la pena si potrà scontare "in altro luogo pubblico o provato di cura, assistenza e accoglienza". Sparita, tra l'altro, la possibilità che i clandestini siano incarcerati nei Cie. Soddisfazione della Lega - "Sono state accolte alcune istanze che avevamo posto sin dall'inizio come la cessazione dell'automatismo dell'ultimo anno a casa, l'accertamento della pericolosità da parte del magistrato e il potenziamento delle forze dell'ordine," è il commento di  Nicola Molteni, componente leghista in commissione Giustizia alla Camera

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