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Calderoli copia Cameron: tagliare del 5% stipendi di parlamentari e ministri

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"Dobbiamo dare il buon esempio in vista dei sacrifici che comporterà la manovra finanziaria"

Michela Ravalico
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Calderoli come Cameron. E chi sarebbe Cameron? Il primo ministro inglese, in carica da due giorni. Lui, come prima mossa, ha annunciato un taglio del 5% agli stipendi dei ministri, compreso ovviamente il suo da primo ministro. Calderoli fa di più: taglio del 5% degli emolumenti a ministri e pure ai parlamentari. Sarà vero? "Bisogna dare il buon esempio in vista dei sacrifici che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà a breve per far fronte alla crisi finanziaria internazionale, spiega il ministro per la Semplificazione. Un ragionamento che non fa una piega, anche se fa temere l'arrivo di una nuova batosta per il contribuente. Ma siccome mal comune è mezzo gaudio, se davvero il ministro ce la farà ad alleggerire i portafogli di ministri e parlamentari, forse anche gli italiani si sentiranno meno cornuti e mazziati del solito.   La proposta - "Proporrò in sede di Governo, quando affronteremo la manovra finanziaria, un taglio almeno del 5% agli stipendi di ministri e parlamentari come hanno fatto in Inghilterra e Portogallo", spiega il ministro della Semplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord. "A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia", aggiunge Calderoli. "I tagli alle spese - conclude l'esponente leghista - comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari. La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante". 

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