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Funerale senza il morto, cremato prima della cerimonia

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Succede a Bologna. Le regole ecclesiali non permettono alle ceneri di entrare in chiesa

Roberto Amaglio
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Evidentemente la burocrazia non attanaglia solo la pubblica amministrazione e la macchina statale. Pure la chiesa ne sembra pesantemente condizionata. A Bologna, infatti, si è assistito a un funerale alquanto particolare. Dentro in chiesa i familiari e i parenti del defunto; fuori proprio il defunto che, per un malinteso, era stato cremato prima della funzione religiosa. E le regole ecclesiali, in questo caso, sono ferree: in chiesa le ceneri non possono entrare. Così ecco il particolare quadretto. I parenti nella chiesa parrocchiale di San Marino di Bentivoglio con il sacerdote per la messa di ricordo dello sfortunato scomparso (Janos Willmann, un polacco di 70 anni arrivato in Italia nel 1956), le cui ceneri erano invece state riposte su un tavolino al di fuori della chiesa, con tanto di foto per ricordare il deceduto.  Dolore e rammarico, ovviamente, tra i familiari, con un poco edificante scambio di responsabilità tra le figlie del defunto e il parroco. “Il parroco non ci aveva avvertito, assicurando che non ci sarebbero stati problemi, altrimenti avremmo celebrato il funerale prima della cremazione”, hanno criticato le figlie del defunto. “Sono stati loro a non spiegarsi con me. Le regole sono queste», ha replicato don Saul Gardini, supportato dal vescovo ausiliare, mons.Ernesto Vecchi, per il quale “l'urna non poteva entrare in chiesa”. A parziale ricompensa per i familiari, tra un mese verrà celebrata sempre a Bologna una messa di suffragio per Janos. Non appena possibile, invece, le ceneri verranno riportate in Ungheria per essere seppellite nella tomba di famiglia.

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