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Gli steward della British Ariways incrociano le braccia

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Scatta lo sciopero del personale di volo della compagnia britannica. Si teme il caos

Tatiana Necchi
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È iniziato lo sciopero del personale di volo della compagnia di bandiera britannica, British Airways. Lo stop al lavoro, che dovrebbe durare cinque giorni, è scattato come protesta contro i  licenziamenti e il peggioramento delle condizioni salariali e lavorative. Il sindacato "Unite", il più rappresentativo della categoria, chiede anche che l'azienda sospenda le sanzioni contro coloro che parteciparono agli scioperi a marzo, ai quali BA ha cancellato il diritto ai voli annuali gratuiti. In uno scambio di accuse reciproche, è così fallito a tarda notte l'ultimo tentativo di accordo e adesso è rischio di caos nei voli. Domenica notte, uno dei segretari generali di "Unite", Tom Woodley, ha offerto all'azienda di sospendere lo sciopero in cambio di restituire a coloro che scioperarono a marzo i vantaggi in materia di voli. L'azienda ha risposto, con un comunicato, accusando il sindacato di non aver accettato l'invito a sedersi nuovamente al tavolo del negoziato e tentare invece una trattativa attraverso la stampa.   Nonostante lo sciopero la British Airways assicura che manterrà il 60% dei voli di lunga distanza e almeno il 50% di quelli a corto raggio dall'aeroporto di Heathrow. La compagnia aerea ha anche detto che non ci saranno cambiamenti a Gatwick o a London City. L'aerolinea si è proposta di trasportare più di 60mila passeggeri al giorno durante lo sciopero e ha affittato 8 aerei con piloti e personale di cabina da altre compagnie britanniche e straniere. Gli steward vogliono recuperare il diritto a tariffe speciale sui voli BA (pagano il 10 per cento del biglietto normale) perché in molti casi non vivono a Londra e approfittano delle tariffe agevolate per recarsi al lavoro.

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