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"Basta con i jeans a vita bassa!", e il prof si cala i calzoni

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Era stufo di vedere gli indumenti intimi degli alunni seduti tra i banchi di scuola

Tatiana Necchi
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Era stanco di vedere gli indumenti intimi che fuoriescono dai jeans a vita bassa dei suoi alunni e così il professore ha reagito abbassandosi lui stesso i pantaloni con l'intento di far capire ai ragazzi l'effetto che fa. Ma questa imitazione rischia di costare caro al prof della scuola media «Fogazzaro» di Rebbio (Como). Infatti il gesto non è piaciuto affatto agli alunni, tant'è che se ne sono lamentati con il dirigente, Luigi Fernando Zecca, titolare dell'Istituto comprensivo di Figino Serenza e da quest'anno reggente di quello di Como-Rebbio. «Sicuramente si tratta di un episodio da censurare - dice il preside - Dopo che ne sono venuto a conoscenza dai ragazzi ho compiuto il mio dovere, richiamando il docente». Il preside ha anche precisato che però nessun genitore si è fatto sentire e che non ha ancora pensato al tipo di sanzione. «Io ho innescato un meccanismo - precisa Zecca - ora aspetto il responso degli organi superiori». L'uomo ritiene che il gesto del professore sia stato di «pura provocazione», senza «alcuno sfondo di sessuale». Nonostante tutto, ritiene non sia possibile passare sopra il gesto. «Sicuramente un insegnante non deve scendere allo stesso livello dei ragazzi - afferma il preside - Già la scuola vive le sue contraddizioni, se poi andiamo tutti con i pantaloni abbassati...». Nonostante tutto anche Zecca riconosce che l'abbigliamento degli alunni seduti tra i banchi di scuola non sempre è adatto: «Nemmeno io condivido certe mode. A scuola si deve andare vestiti compostamente. Non pretendo il grembiule, ma non accetto le mutande di fuori. Se vedo ragazzi con un abbigliamento inopportuno, all'ingresso o all'uscita dalla scuola, qualcosa glielo dico. Ma certo non mi abbasso i pantaloni. Se lo fa un insegnante, è grave».

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