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Bimbo di due anni muore per un tarallo

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Stava mangiando davanti a un supermercato di Rossano quando ha smesso di respirare

Eleonora Crisafulli
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Dopo la tragica morte di un bimbo, che aveva ingoiato una caramella, lo scorso 27 maggio, oggi un altro bambino, di soli due anni, è scomparso forse soffocato da un tarallo. E' successo a Rossano, nel cosentino. Il piccolo si trovava davanti a un supermercato quando ha smesso di respirare. L'intervento immediato dei soccorritori è stato inutile. Il bimbo è morto ancor prima di arrivare in ospedale. Il primario del pronto soccorso dell'ospedale di Rossano, Natale Straface, ha riferito al pm della Procura, Paolo Remer, che la morte del bambino è stata improvvisa e non è stata preceduta da alcun segnale di soffocamento. Secondo il medico il piccolo non avrebbe neanche avuto alcun colpo di tosse.  Dalle indagini è poi emerso che il bambino soffriva di crisi asmatiche: una condizione che potrebbe aver influito sulla sua morte. Il pm Remer, al fine di accertare le cause del decesso, ha disposto l'autopsia. Codacons - Il Codacons aveva definito la morte del bambino di Serrone, in provincia di Frosinone, "una tragedia inaccettabile". Simili drammi potrebbero essere prevenuti se solo ci fosse maggiore informazione e si seguissero alcuni accorgimenti. In caso di soffocamento, ad esempio, è indispensabile che i genitori conoscano alcuni semplici cose da fare, come la Manovra di Heimlich, purtroppo sconosciuta alla gran parte delle mamme e dei papà. Per i più piccoli, poi, basta appoggiarlo sulle ginocchia a pancia sotto e dare pochi colpi in mezzo alle scapole. Ma queste nozioni non sono insegnate nemmeno a chi frequenta i corsi pre-parto. Per questo il Codacons da tempo chiede al Ministero della Salute una campagna informativa, fatta di opuscoli e spot televisivi che mostrino concretamente che fare in caso di soffocamento. In queste circostanze, infatti, intervenire con immediatezza è indispensabile. Ma solo se i genitori sono correttamente informati e preparati non si faranno prendere dal panico. Il Codacons ricorda che ogni anno gli italiani coinvolti nelle loro abitazioni in un incidente domestico sono ben al di sopra di 3milioni. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità questi eventi rappresentano nei Paesi sviluppati la prima causa di morte per i bambini.

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