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L'Italia, la bella addormentata: un altro pareggio

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La partita con la Nuova Zelanda complica la vita degli Azzurri. Per passare il turno devono battere o pareggiare con la Slovacchia

Tatiana Necchi
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Tutti si aspettavano la vittoria – Flop dell'Italia ieri nella seconda partita dei Mondiali in Sudafrica. La squadra di Marcello Lippi ha conquistato un solo punto nel match contro la Nuova Zelanda terminato un altro pareggio: 1-1. Dunque sorge spontanea una domanda: che fine ha fatto l'Italia campione del Mondo? Noi vincitori di 4 titoli mondiali siamo stati placcati dai maestri del rugby. Si attende la partita con la Slovacchia - Dopo il gol in avvio degli “All Whites” di Smeltz al 7', gli azzurri hanno trovato il pareggio al 29' con Iaquinta su rigore, concesso per una trattenuta in area su De Rossi. Ma se contro il Paraguay abbiamo visto dei giocatori tenaci e con la voglia di vincere, quella di ieri è stata una partita da dimenticare. Questo è un pareggio che complica le cose per gli Azzurri che ora hanno 2 punti in classifica e come i neozelandesi anche la stessa differenza di reti. Potremmo ancora qualificarci come secondi, persino con 3 pareggi come accadde nel'82. Quindi, come spesso è capitato, ci giochiamo tutto nell'ultima partita: quella di giovedì contro la Slovacchia per aggiudicarci un posticino negli ottavi di finale. Lippi non molla - «Non abbiamo voglia di andare a casa. Possiamo fare molto meglio di così e vogliamo andare avanti». Lippi non si arrende dopo il secondo passo falso dell'Italia ai Mondiali dopo il pareggio d'esordio e quello di ieri con la Nuova Zelanda. Con 2 punti la situazione è complicata, ma non è il caso di tremare: «Ho 62 anni, sono nel calcio da 40 anni. Ho partecipato a manifestazioni di altissimo livello e ne ho vinte alcune. Siamo in una situazione di difficoltà, ma non siamo nel panico. C'è dispiacere, ma non c'è panico - ribadisce - Se vinciamo la prossima partita, passiamo il turno. E potremmo passare anche pareggiando, se il Paraguay batterà la Nuova Zelanda». La volontà non manca - «È mancato qualcosa. È mancata la lucidità, non la volontà. La qualità in campo c'era, ma non l'abbiamo sfruttata.   Abbiamo continuato a buttare palloni in area con difensori alti due metri - dice analizzando la prestazione - La Nuova Zelanda è andata  in vantaggio dopo 5 minuti con la prima palla spedita nella nostra area. Non mi interessa se l'azione fosse viziata da fuorigioco: sapevamo che potevano metterci in difficoltà solo con azioni del genere ed è andata proprio così» aggiunge. Secondo Lippi, inoltre, non si deve colpevolizzare un reparto in particolare. Il Ct della nazionale comunque afferma di non essere assolutamente pentito delle scelte sulla rosa a sua disposizione anche perché, sottolinea, «a casa non ci sono fenomeni che avrebbero cambiato le cose. Qui abbiamo elementi di personalità e qualità». Sulla qualità del gioco pesa l'assenza di Andrea Pirlo che sta smaltendo un infortunio muscolare. La situazione generale - Il Paraguay, che ha battuto per 2-0 la Slovacchia a Bloemfontein, guida il gruppo F con 4 punti. Il Brasile conferma di essere la favorita battendo 3-1 la Costa d'Avorio nella seconda giornata del gruppo G e qualificandosi per gli ottavi praticamente con una giornata d'anticipo e senza dovere aspettare gli altri risultati. A Johannesburg i verdeoro vanno a segno con Luis Fabiano, autore di una doppietta al 25' e al 50', ed Elano al 62'. Il gol ivoriano porta la firma di Drogba al 79'. Il brasile ha chiuso la gara in dieci uomini per l'espulsione di Kakà all'88'. Primo giallo per proteste, la seconda per un buffetto a Keita che fa una gran sceneggiata. La classifica vede la nazionale di Dunga in testa con 6 punti, ivoriani e Portogallo a quota uno. Ferma al palo la Corea del Nord. Quella verdeoro è la seconda squadra a qualificarsi dopo l'Olanda.

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