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Nasce "Inspire" la prima rivista online di Al Qaeda

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L'iniziativa rivela l'intento dell'organizzazione di estendere la propria influenza negli Stati Uniti e in Europa

Tatiana Necchi
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Al Qaeda si butta nel mondo della comunicazione, proprio come fanno le aziende, lanciando il suo primo giornale online: “Inspire”. Sarà gestita dal ramo dell'organizzazione terroristica che ha sede in Yemen, responsabile del fallito attentato del Natale scorso contro un aereo diretto negli Usa. La rivista, dunque, non si occuperà di attualità ma di informazione e consigli. Nel primo numero? “Come cucinare una bomba nella cucina della propria madre” pezzo in cui si afferma di poter garantire "un manuale dettagliato e conciso, facile da comprendere, su come confezionare una bomba usando gli ingredienti che si trovano in ogni cucina". Servono pochi intrugli a tutti gli aspiranti jihadisti che vogliono aiutare a portare a compimento missioni terroristiche in ogni parte del mondo. L'iniziativa rivela l'intento dell'organizzazione di estendere la propria influenza all'interno degli Stati Uniti e dell'Europa. «Questa nuova rivista è chiaramente rivolta ad aspiranti jihadisti negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che potrebbero emulare l'omicida di Fort Hood o l'attentatore di Times Square», sottolinea l'ex agente della Cia, Bruce Riedel, oggi studioso della Brookings Institution. La rivista è composta da 67 pagine, stando a quanto riferito dal gruppo di intelligence SITE che supervisiona i movimenti dei jihadisti sul web e che ne ha ottenuto una copia, ma si possono leggere solo le prime tre. Nell'introduzione si invitano i lettori a “inviare i propri articoli, commenti o suggerimenti". Artefice dell'intento propagandistico di al Qaida è Anwar al Awlaki, l'imam radicale nato negli Stati Uniti che oggi vive in Yemen. Le autorità ritengono che i suoi sermoni, diffusi tramite Internet, abbiamo ispirato diversi progetti di attentato negli Stati Uniti. Secondo l'intelligence americana, l'imam avrebbe avuto forti legami con gli attentatori dell'11 settembre, con Umar Farouk Abdulmutallab il cittadino nigeriano che ha tentato di far esplodere a Natale un aereo diretto a Detroit, e infine con Nidal Malik Hasan lo psichiatra che ha ucciso 13 persone a Fort Hood lo scorso novembre. Sulla rivista compare anche un articolo dello stesso al Awlaki, intitolato "Possano le nostre anime essere sacrificate a te", ma non è stato possibile leggerlo nella versione della rivista in circolazione. Fino a oggi, Al Qaeda aveva fatto affidamento solo sui siti arabi per diffondere i propri messaggi, riuscendo a reclutare lo stesso cittadini americani.

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