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Disoccupazione ai massimi dal dopoguerra. Tasso all'8,7%

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Italiani agli ultimi posti per i salari. La busta paga media si aggira attorno a 31.462 euro contro 37.172 della media Ocse

Tatiana Necchi
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La disoccupazione tra i paesi avanzati sale ai massimi dal dopoguerra mentre l'economia globale sta emergendo dalla peggiore crisi economica e finanziaria degli ultimi 50 anni. Questo è quanto emerge dall'Outlook 2010 dell'Ocse, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, sull'occupazione: a marzo del 2010 il tasso di disoccupazione sale del 50% rispetto a due anni fa, all'8,7%. Il numero dei disoccupati cresce di 17milioni di unità e l'occupazione scende del 2,1%. Il dato sulla disoccupazione rappresenta un picco anche se "la ripresa difficilmente avrà vigore a sufficienza per riassorbire rapidamente gli attuali alti livelli di disoccupazione e di sottoccupazione". L'Ocse prevede che per la fine del 2011 la disoccupazione resterà sopra l'8% e inoltre fa sapere che una misura più ampia della disoccupazione, che include le persone inattive che vogliono lavorare e i lavoratori part time non volontari, si attesta intorno al 16%, è cioè il doppio della disoccupazione reale. Misure necessarie - Per far fronte a questa emergenza l'Ocse indica una serie di misure, premettendo che occorre anche tener conto di una seconda ossia quella di contenere il deficit. Secondo l'Ocse, le misure per rafforzare l'occupazione devono "puntare alla creazione di nuovi posti di lavoro", piuttosto che preservare quelli già esistenti. Inoltre i sussidi di disoccupazione "vanno mantenuti", anche se "è essenziale finalizzarli alla ricerca di lavori effettivi". I servizi per il reimpiego devono quindi puntare a "promuovere una veloce reintegrazione di chi cerca lavoro in lavori produttivi". Salari italiani a rilento - Crescita dei salari a rilento in Italia e perfino in lieve calo negli ultimi anni mentre le retribuzioni si attestano già a livelli inferiori alle medie dell'Ocse. I dati sono contenuti in diverse tabelle pubblicate dall'ente parigino nel suo ultimo rapporto annuale sull'occupazione, relativamente all'anno 2008: in Italia in termini assoluti il livello medio del salario a orario pieno viene indicato a 39.789 dollari l'anno, e a 30.794 dollari se ricalcolato a parità di potere di acquisto con gli altri paesi. Nella media Ocse in valori assoluti il salario annuale a tempo pieno è invece di 47.015 dollari, e 41.435 dollari a parità di potere di acquisto. In Germania rispettivamente 47.054 e 36.835 dollari, in Francia 49.631 e 36.347 dollari. Funzione positiva strumenti welfare - Per il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, l'Outlook dell'Ocse dimostra come vengano apprezzati alcuni strumenti dello stato sociale, come la cig e i contratti di solidarietà. In una nota, il Ministro infatti spiega che "il Rapporto Ocse riconosce la funzione positiva svolta da strumenti come la cassa integrazione e i contratti di solidarietà al fine di contenere l'incremento della disoccupazione e conservare, con la base occupazionale, la base produttiva del Paese". Peraltro, prosegue, "i più recenti dati sugli ammortizzatori sociali, resi noti dopo la redazione del Rapporto Ocse, indicano un rallentamento nell'impiego degli strumenti di protezione del reddito. Questi dati si combinano con la stabilizzazione prodottasi nell'ultimo trimestre per i tassi di occupazione e diosoccupazione anche se con divari interni di genere, di generazione e di territorio. La presentazione entro luglio del Piano triennale per il lavoro indicherà gli ulteriori percorsi di ripresa dell'occupazione con particolare riguardo agli ambiti più deboli del mercato del lavoro".

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