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Un guanto anti-germi sul bus degli immigrati

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Il Comune di Brescia lo distribuisce per tutelare l'igiene. Sperimentazione sulla linea 3, usata anche da stranieri. La Cgil: è razzismo

Fabio Corti
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L'idea del Comune di Brescia (guidato da Adriano Paroli, PdL) era quella di salvaguardare l'igiene dei cittadini a bordo di mezzi pubblici. Ma le voci che si levano dal centrosinistra e dai sindacati rischiano di bollare il guanto in lattice usa e getta "Ufo" come iniziativa razzista. Il perché è presto svelato. Per fornire qualche garanzia di pulizia in più, sui mezzi pubblici dell'azienda del trasporto locale la giunta ha installato distributori di guanti in lattice monouso, tipo quelli che al supermercato si usano per scegliere la frutta senza toccarla. L'obiettivo è evitare il contatto diretto delle mani con le parti di uso comune dei mezzi pubblici, tipo sbarre di sostegno o sedili. L'amministrazione bresciana ha intenzione di applicare il nuovo sistema a tutti i bus della città,  ma occorreva iniziare con una sperimentazione. La scelta è caduta sulla Linea 3, utilizzata anche da molti immigrati. Apriti cielo: un comunicato della Cgil ha parlato espressamente di "timori" per una deriva razzista nell'operato del Comune, che da parte sua si difende spiegando che si tratta di coincidenze. Troppo tardi, il Pd ha già iniziato a cavalcare l'argomento e puntare il dito sulla maggioranza. Fa nulla se la Linea 3 è stata selezionata perché è fra le più lunghe (e frequentate) di tutta Bresci. Vota il sondaggio sul sito.

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