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India, tragedia ferroviaria. 56 morti e 125 feriti

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Due treni passeggeri sono entrati in collisione in una stazione nel distretto di Birbhum. Si pensa a un sabotaggio

Tatiana Necchi
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È salito a 56 morti e 125 feriti il tragico bilancio di un incidente ferroviario avvenuto in una stazione nella parte orientale dell'India, dove si sono scontrati due treni. Lo ha annunciato la polizia indiana. Questo incidente è avvenuto due mesi dopo l'attribuzione ai ribelli maoisti del deragliamento di un mezzo che provocò 145 vittime. Il Ministro responsabile delle Ferrovie, Mamata Banerjee, ha ventilato l'ipotesi che la sciagura sia dovuta a un sabotaggio. Banerjee ha precisato che si è recato sul posto insieme ad alti responsabili per indagare. La sciagura è avvenuta alle 2 ore locale. L'Uttarbanga Express ha travolto il Vananchal Express mentre partiva dal suo binario nella stazione di Sainthia situata a circa 200 chilometri a nord di Calcutta. Due carrozze passeggeri e una bagagli sono state completamente distrutte. L'impatto è stato talmente violento che il tetto di un vagone è volato prima di andare a schiantarsi su un ponte sopra le barre. Al momento le squadre di soccorso hanno trovato 56 corpi. Altre 125 persone sono rimaste ferite, ha dichiarato un alto responsabile di polizia, Surajit Kaur Purkayastha. Tra le vittime ci sono anche i due macchinisti dell'Uttarbanga Express. Bhupinder Singh, principale responsabile della polizia nel Bengala occidentale, ha precisato che il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi e ha detto che è troppo presto per sapere quante persone restano imprigioniate sotto i vagoni dei treni. Secondo un residente, i soccorritori sono arrivati circa tre ore dopo l'incidente. Nell'attesa, le persone si sarebbero precipitate sul posto per aiutare i sopravvissuti a uscire dalle lamiere. Un responsabile della polizia ha invece affermato che i soccorsi sono arrivati sul posto nell'ora successiva alla collisione.

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