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Notte da incubo a Lissone: ucciso per una birra. Arrestati i 2 aggressori

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La vittima è Luigi Pagano, originario di Desio. Si era fermato a un chiosco per bere qualcosa e ha invitato due italiani a offrirgli qualcosa. E' scattato il pestaggio

bonfanti ilaria
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E' stato ucciso a calci e pugni da due sconosciuti per aver chiesto loro di offrirgli una birra. La vittima è Luigi Pagano, un 33enne, originario di Desio, che è morto all'alba di oggi dopo essere stato colpito a sangue vicino a un chiosco di panini, a Lissone, in provincia di Monza, nei pressi della zona commerciale che costeggia la Statale 36. Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, il giovane operaio si sarebbe fermato a un chiosco, intorno alle 4 del mattino, per bere e mangiare qualcosa, quando sarebbe stato aggredito da altri due clienti, dopo averli invitati a pagargli una birra. E da quel momento in poi si è consumata la tragedia. E' scattata immediata una discussione e il 33enne si è allontanato con gli altri due italiani dal chiosco, più o meno a una decina di metri. Uno dei due gli avrebbe quindi sferrato un pugno e il secondo avrebbe rincarato la dose con un calcio. Il 33enne si sarebbe accasciato a terra e gli aggressori se ne sarebbero andati, senza prestare soccorso. Ma il violento colpo alla testa, procurato con la caduta, è stato fatale a Luigi. P. che è morto poco dopo essere stato trasportato in Ospedale. I carabinieri di Desio hanno fermato questa notte a Muggiò, in provincia di Monza, i due uomini, ritenuti responsabili dell'omicidio di Pagano. Gli arrestati sono Vito D'Apice, 28 anni, e Stefano D'Ambrosio, 38 anni, entrambi residenti a Muggiò. Le forze dell' ordine sono riuscite a identificarli dopo aver ascoltato numerosi testimoni. D'Apice è stato trovato a casa della fidanzata e, dalle tracce del suo cellulare, i militari sono poi riusciti a risalire anche a D'Ambrosio. Sui due gravano le accuse di omicidio preterintenzionale.

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