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P3, il Csm allontana Marconi. Azione disciplinare contro Gargani

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Al via le azioni contro i giudici coinvolti nelle intercettazioni sull'inchiesta della nuova loggia.

Roberto Amaglio
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Dopo il caso di Alfonso Marra, un altro giudice potrebbe finire nell'occhio del ciclone a causa del coinvolgimento nell'inchiesta P3. La Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura, infatti, ha avviato una procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale a carico di Umberto Marconi, il presidente della Corte di Appello di Salerno, il cui nome compare nelle intercettazioni dell'inchiesta. Nel dettaglio, il nome di Umberto Marconi compare nelle intercettazioni di Roma in riferimento a un presunto interessamento da parte del magistrato di Salerno nel confezionamento di un dossier per screditare il candidato del Pdl alla presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro. Da parte sua, Umberto Marconi ha inviato una lettera alla prima commissione del Csm in cui afferma la piena estraneità dalle vicende, anche se si è dichiarato disponibile a un trasferimento ad altra sede visto che la situazione di incompatibilità appare manifesta. Nessun rinvio per Marra - Oltre ad avviare una nuova procedura ai danni di Marconi, il CSM si è anche concentrato sul caso Marra. In tal senso, la prima commissione ha deciso che non ci sarà alcun rinvio all'audizione del presidente della Corte d'appello di Milano, la quale rimarrà fissata per lunedì prossimo. Rigettata quindi la richiesta di slittamento avanzata dal legale di Marra, il magistrato di Cassazione Piercamillo Davigo. Questi chiedeva più tempo per poter esaminare le carte. A votare contro il rinvio sono stati i consiglieri Mario Fresa (togato del Movimento per la giustizia) e Mauro Volpi (laico di centrosinistra). Astenuti la presidente della prima Commissione, Fiorella Pilato (Md) e Antonio Patrono (magistratura indipendente). Favorevole al rinvio solo il laico di centrodestra Gianfranco Anedda, mentre Giuseppe Berruti (Unicost) non ha partecipato al voto. Cassazione contro Gargani - Nella rete dell'inchiesta sulla P3 è finito anche Angelo Gargani, dal 1 dicembre 2008 al ministero della Giustizia con l'incarico di capo del Servizio di controllo interno. Il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito (lo stesso giudice che ha in carico l'azione disciplinare contro Marra), ha aperto un procedimento disciplinare per il presunto coinvolgimento del giudice nello scandalo P3. Gargani, al momento, è fuori ruolo dalla magistratura.

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